Vorrei che il sole lo smettesse di picchiare
Cubuli di sabbia bianche come sale
E d'ombrelloni fino a riva
Il fior d'alba del mattino a nuotare
Fino a sera provo a star seduto e a respirare
Quattro riporti divorati da uno sciame di zanzare
Sabbia nelle scarpe e fra i capelli
Da te il ritorno in curiosità non smette di fissare
Il fior di siano
Guarda che non faccio che sudare
Gli orecchi in giallo e i capociri
Vestiti da studiare
Le dita condolate dal molletto
Sotto il sole con le ombre
Sotto il sole vestito
E mi spoglierei
Pancia all'aria come un legno caldeggiare
Se avessi
Soltanto le tante di un colore migliore
Torna amore mio
L'orizzonte lentamente si muove
Sull'acqua
Bigando le sardine, si mena nel suono
Lalla lalla
Lai laia la
Lalla lalla
Lalla laia la
Lalla laia la
Lalla laia la
Lalla laia la
La la la merci
Perplaka
Se mi dite da chi la voglio amare, amore, non ho più corrispondi a parlare, a spiegarsi, a suonare, eh
E quando il sole mi spiega, ci ho preso insieme sul piatto, mi chiuso, mi soffiava il sole
E ancora non vedavo se il bianco mi ha lasciato più stanco, più assolata, solo
Basta, vado anch'io, via le calze, la famiglia e il marione
Cammino verso l'iva senza farmi notare
Oh, madonna mia, se non corro finirò tra lo stile
Ma adesso, finalmente sento il male che so
Lai, lai, lai, lai, lai
Oh, madonna mia, se non corro finirò tra lo stile
Oh, madonna mia, se non corro finirò tra lo stile
Lai, lai, lai, lai, lai
Oh, madonna mia, se non corro finirò tra lo stile