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Bài hát la macarena su roma do ca sĩ Iosonouncane thuộc thể loại Electronica/dance. Tìm loi bai hat la macarena su roma - Iosonouncane ngay trên Nhaccuatui. Nghe bài hát La macarena su Roma chất lượng cao 320 kbps lossless miễn phí.
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Lời bài hát: La macarena su Roma

Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650

Io ho avuto modo di conoscerla
ed è tutt'altra una donna determinata, capace
e che ha fatto un percorso sia scolastico...
Torna a casa!
Lei si studia!
Non andare in televisione!
Voglio dire, vieni da mia privata!
Scusate!
Oh!
Oh no!
Non si scusate!
Eh beh, sono quelli che l'hanno fatta fuori dal dato,
sono quelli che hanno esagerato.
Questa è la quarta puntata della nostra inchiesta
sul mondo della terza età.
Le manate, una pasta fresca fatta in casa
con mollica di pane fritto
e pasta di matera.
Le persone d'oro hanno questa capacità,
comune anche al seno del sagittario,
di trasmettere energia positiva.
Questo è vero, effettivamente è lavoro.
Va all'accordo con tutti.
Per oggi che giornata,
ma non è che giornata,
non sto in piedi.
Finalmente la poltrona.
Un ululato di ringraziamenti
si leva dal canile di Mirabello Salitico in Molise
e poi se ne sbattono i coglioni.
Se avessi un po' di spazio
ma con 35 metri quadri
chissà Mariella, chissà Mariella
se sta guardando lì ha un sacco di spazio
le farebbe pure bene
ma quel cretino di mio cognato
che cosa ci sta a fare ancora insieme?
Secondo me è sincero
anche se mi sembra assurdo
che vada lì
e si innamora di me.
Ma non è vero, davvero.
Ma non è vero, davvero.

Ma qual'età è normale
innamorarsi, stare assieme
e dimostrarlo al mondo è normale.
Non mi hai dato tanto, tanto, tanto.
E poi lei è bella,
oh, sei bella
e alta,
magra
ma cambieranno pure loro,
cresceranno pure loro.
Io per esempio
io sto benissimo da solo
non ho obblighi, non ho condizionamenti
da solo, senza morire.
Io senza figli
io sto benissimo
io avevo 13 anni
quando mio padre è morto
per il papà di 30 anni
è un brutto colpo per tutti
io ero arrabbiata con Dio
perché si era portato via a mio papà
ma per un gesuomo ogni tanto meleva
allungava le mani, allungava le mani
no, no, no, no, no
caro mio
oggi sei un po' confuso
sì, sì, sì, sì, sì
è così
è sicuramente così
Così sì, ci voleva bene
3.000 euro, 3.000 euro, un sistema d'allarme con il telecomando
Con tutto quello che sta succedendo
Uno non è più sicuro neanche quando va a fare la spesa
Ah, perché non siamo mica noi fatti
Solo che devono starcene a gara
Come faccio io? Così se risolve
Ma è certo, magari anch'io faccio schifo
Certo, ma qui dentro, dentro casa mia
Nessuno mi vede, non ho mai fatto male
Ma no, se non si è mai lamentato nessuno
I miei vicini sanno a malapena che esisto
Sì, è vecchio e trito e ritrito
Ma a me mi ha sempre divertito
Ah beh, io cadrei subito con questa pancia
Quando ho smesso di giocare a calcio
Invece loro, guarda loro, non cadono mai
Su quel toro lì, non cadono niente
Oh, ma quelle erano le mutande
Oh, ma quelle erano le mutande
Secondo me, oggi vince la squadra delle bionde
In una gara come al solito fra bionde e more
In una gara come al solito fra bionde e more
In una gara come al solito fra bionde e more
In una gara come al solito fra bionde e more
Oh, finalmente il momento musicale
Con l'orchestra dal vivo
E il medley latinoamericano
Quanto è bello questo ritmo
Che ricordi questa melodia
La fischietta va sempre
Zia Giovanni ha le vendemmie
È passata una vita
Ma quanto è bella mi viene voglia
Di ballare anche da solo
Di muovermi e di sudare
Ma guarda il pubblico
Tutti quanti in piedi
A battere le mani e cantare
Ballano tutti
Cantano tutti
Ridono tutti
No, no, no, no
Psicologo, le ballette
Il meteorologo, il giornalista, i calciatori
Il consigliere comunale
Ballano tutti
Cantano tutti
Si passano il microfono da mano in mano
E poi il trenino
Oh, il trenino come a Capodanno
L'anno scorso a mezzanotte già dormivo
Tira il trenino
Ordinato sempre in condo
Ne ha un passo fuori posto
Scende il pubblico
D'alto
Il tram di note
Si unisce alla caravana
L'orchestrina incalzante
Ora attacca con la carriera
Mani avanti, mani indietro
Sulla destra, sopra i fianchi
Scrollatina e balzo avanti
Quanti sono?
Sono cento le telecamere
Non si lasciano svolgere un movimento
E salutano chi sta a casa
I parenti con lei
I conoscenti di San Corre
Sono contenti ed invidiosi
10 di 20 g
Nello studio in fila indiana
Ordinati e rumorosi
Educati a culo fuori
Come bacca e come buoi
Ora in bocca e in corridoi
Già lì al neo nei deserti
Li immaginavo un po' diversi
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala
Lalalalala

Filano dritti
Precisi, coordinati
Neanche un passo fuori tempo
Mani avanti, mani indietro
Si spalancano i cancelli
Attraversano il cortile
Vanno fuori a quasi sera
Sulla destra, sopra i fianchi
Ordinati in fila indiana
Abbandonano gli studi
Scrollatina e balzo avanti
Educati e rumorosi
Oradotti de milliore
sfilano davanti al Colosseo.
Mani avanti, mani indietro,
oltre il pincio e il criminale,
sulla testa, sopra i fianchi,
sono qui alla garbatella,
sono qui nel mio quartiere,
quelle lupan macellaro.
Aho, ma che fa?
Ma si chiude dentro?
Scrollatina e volso avanti,
la parrocchia di Don Mario,
il campetto, l'oratorio.
Mani avanti, mani indietro,
come mai non c'è nessuno in piazza Vitti?
Mi ricordo i pomeriggi,
e gli scherzi a pomponelli,
non lo vedo da trent'anni.
Scrollatina e volso avanti,
il ginnasio in via dei servi,
che nei tempi lì vicino,
ci abitava Paolo Neri,
il secchione,
c'è sposato la cugina,
hanno due mesi al mondo dei figli.
E cosa potevano fare due così?
Scrollatina e volso avanti,
stanno entrando i piananzoni,
sono sempre più vicini.
Mani avanti, mani indietro,
come mai non c'è nessuno
e tutto chiuso, non c'è un cane?
Sono solo venti metri,
dieci metri,
cinque metri,
i trentanove è il mio portone,
lo riconosco il mio portone,
sono sotto casa mia,
cosa faccio? Vado anch'io?
Che cosa devo fare?
Devo scendere, devo andare?
No, ho ricordato il telecomotto,
oggi voto, oggi scelgo,
oggi partecipo, decido io,
oggi do tutto,
non mi dovete rompere,
non mi dovete scocciare,
oggi decido io,
non ho mai deciso nulla,
oggi decido,
no, partecipo,
non riescerò a chiamare canzone,
no,
la libertà è partecipazione,
la libertà è partecipazione,
la libertà è partecipazione,
la libertà è partecipazione,
la libertà è partecipazione,
la libertà è partecipazione.
Grazie a tutti.
Grazie a tutti.

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