Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
E' un giorno un po' pazzo d'autunno,
con i muri color vino bianco,
e le donne che bevono tè,
son felice e non sanno il perché.
E le piazze,
le statue,
le strade sono allegre e un po' innamorate.
I bambini hanno i loro sorrisi,
si confidano solo alle fate.
E mia madre guardava il tramonto affacciata al balcone.
Io mangiando torrone stringevo il mio nuovo aquilone.
Per la via venditori ambulanti,
con i loro più strani palloni,
che volavano sempre importanti,
più in alto delle mie illusioni.
E leggite al museo delle cere,
suonatori coi loro cappelli,
l'incantesimo di quelle sere,
magiche come acquarelli.
E mio padre che amava i cavalli non mi dava ragione.
Io cercavo dovunque matite per la mia collezione.
E il primo giorno di scuola,
già negli occhi avevamo l'aprile,
a sporcarci la giacca più nuova,
a fare le corse in cortile,
a fare la guerra con le cartelle,
con la carta delle caramelle.
La maestra da dietro gli occhiali
ci parlava del re dei persiani.
Mia sorella già pensava all'amore in un modo un po' strano.
Mi parlava ogni tanto stringendomi forte la mano.