E' un giorno un po' pazzo d'autunno
Con i muri color vino bianco
E le donne che bevono tè
Sono felice e non sanno il perché E le piazze,
le statue e le strade
Sono allegre e un po' innamorate I bambini hanno i loro sorrisi
Si confidano solo alle fate
E mia madre guardava al tramonto affacciata al balcone
Io mangiando torrone stringevo il mio nuovo aquilone
Per la via venditori e ambulanti Con i loro più strani palloni
Che volavano sempre importanti Più in alto delle mie illusioni
E leggite al museo delle cere Suonatori coi loro cappelli
L'incantesimo di quelle sere Maciche come acquarelli
E mio padre che amava i cavalli Non mi dava ragione
Io cercavo dovunque matite per la mia collezione
E il primo giorno di scuola
Già negli occhi avevamo l'aprile
A sforcarci la giacca più nuova
A fare le corse in cortile
A far la guerra con le cartelle Con la carta delle caramelle
La maestra da dietro gli occhiali Ci parlava del re dei persiani
Mia sorella già pensava all'amore in un modo un po' strano
Mi parlava ogni tanto stringendomi forte la mano