Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Da quel dì che l'ha cerato questo cor fu crudelmente,
borsi arrodi e disperato, cin silsagna penitente,
ed in atto doloroso atti al pie nel sotro al canto.
E poi...
Non c'è più cosa, non è volerci, non è per nì abbandonar.
Oh, c'è qui sul petto, io credeo di vendicarti,
soffocarti.
Questa l'ha fatica l'affetto.
Vive l'esto e perdonarti.
E col cuore, volente, pulito,
obbligati, allora tentai.
Ma alla notte l'avvicnarsi al nì,
Io mi piangere lungo mai, poi pensando che faccio l'ira mia.
L'ira mia s'innacervò.
Troppo giusto tu rimani, ma sei tu il rumorello del celeste mio cuore.
Brava!
E qual?
Va che io la prenda.
Tengo lì il piovello del minore, la paesa e il memore.
C'entra in giù, non è solo me, almeno un traditore.
C'è!
E lo conosco più piccolo.
E, santi, vita e onore.
C'ero, è vero, mi ascoltai.
Sì!
Sì!
Paravi il cuore.