Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Vedi il mio pianto, non pur lente, al mio sdegno, al mio roncanzo.
Se fui stolto e scolascente, né un fellone né un pire io sono.
De perdona a un disperato che più sempre tornerà.
Il martirio che ho provato, il martirio che ho provato, solamente il cielo sa.
Se tu ti ami.
Mangi e sei pentito, ti compiango e ti perdono.
Come te fui fuori, io ti abito, più di te, più di te perduto io sono.
Ecco lei che me fa invato dalle ansie e l'amistà.
Su strumento, su strumento, con il sguardo che cadere sempre dovrà.
Sì, che cadere su me.
Sì, che cadere su me.
Sì, che cadere su me.
Nobrio.
Nobrio.
Sì, di sussurre.
Nobrio.
Sì, di sussurro.
Sì, che cadere su me.
Nobrio.
Sì, che cadere su me.
E poi non batte un coringrato
Provarti forse a me fiadare
Ma vivi felice
Non giunto a lei
E pianserò tanto questi occhi miei
Sacra è la fede che ti giurai
Vive felice ma tu non sai
Che adina guardo sotto questa terra
E poi leone per farmi guerra
Rando ai timori
Ma tu non sai
Senti
La scolpa non torna
Avanza sia questa volta
E la silenzio
E rimana il denso
Ma sappia, Sile
Che sui tuoi giorni
Veglia un fratello
Veglia un fratello
Veglia un fratello
Non più pavento lo stile a dire
Se in te un costore
Mi manda
Mi manda al cielo