Dove abitano le parole che fanno male?
Quale quadro disegnano le ferite da rimarginare?
Abbiamo case submeteore,
ideali come stelle,
verità come capotti su corpi fatti di pietre.
Ci siamo dimenticati da gentilezza e modi,
siamo egoisti e soli,
condividiamo errori su errori e sprechiamo tempo per
apparire meglio senza chiedere davvero
se l'anima resiste all'inverno.
Se è leggera oppure,
fragile come neve,
se sei davvero forte e consapevole,
se sa volare oppure ha paura di andare
lontano dove nessuno la può ricostruire.
Dove crescono le solitudini e le strade?
Dove le gambe chiedono una storia da raccontare?
Abbiamo visto con gli occhi di tutti,
ma mai davvero coi nostri,
come i vizi capitali.
Tra i molti ci siamo nascosti,
ci siamo dimenticati la gentilezza e i modi,
siamo egoisti e soli,
condividiamo errori su errori e sprechiamo
tempo per apparire meglio senza chiedere davvero
se l'anima resiste all'inverno.
Sette framenti qui
tra le cose che sembrano reali,
ci chiedono di andare avanti,
ci chiedono di essere umani.
Oppure,
fragile come neve,
se sei davvero forte e consapevole,
se sa volare oppure ha paura di andare lontano,
lontano.
Se è leggera oppure,
fragile come neve,
se sei davvero forte e consapevole,
se sa volare oppure ha paura di andare lontano dove nessuno,
nessuno,
nessuno.
Nessuno.