Si
tu in giro pianta
e non vedo mai una curva
la cosa un po' mi turba
Sai che non si scappa dal disegno della fortuna
No
neanche ho sentito il chiodo rapido mi
ha attraversato da parte a parte stanno a
pensagnà e mi incorone eredi al loro
come l'anna che siede sul fronte hanno risvegliato
in una cattedrale altare tra i tigri d'avorio
molle di lavoro e triste d'estate non solo
come l'anna che siede sul trono
si tu in giro pianta e non vedo mai una curva
la cosa un po' mi turba
Sai che non si scappa dal disegno della fortuna
si tu in giro pianta e non vedo mai una curva
la cosa un po' mi turba
Sai che non si mangia da un racconto di sola fortuna
Non è un momento buono arrivo dall'inverno
più freddo adesso il week-end me m'affocò
non mi siedo mai sul trono nello spazio quasi quasi a fuoco
mi hanno risvegliato dura a
realizzare adesso dove mi ritrovo molle di lavoro
ti rende triste d'estate non solo come l'anna
in treccia attacco il cuoio.
Ti scrivo John Didione è possibile restare ad una festa decisamente
per troppo finché non capisce a tono a quale
i mani gira il gioco fossi mappin di ciò che
mi passa per la testa e mi proiettere
sulla facciata del portasanversa,
le sà diversa
verranno fuori fulmini,
valte e demare a tempesta.
Ti scrivo John Didione è possibile restare
ad una festa decisamente per troppo finché non
capisce a tono a quale i mani gira il gioco
fossi mappin di ciò che mi passa per la testa e
mi proiettere sulla facciata del portasanversa,
le sà diversa verranno fuori fulmini,
valte e demare a tempesta.
Verranno fuori fulmini!
Verranno fuori fulmini, valtaide maria tempesta!
Sì, tu in giro piatta e non vedo mai una curva,
la cosa un po' mi turba.
Sai che non si scappa dal disegno della fortuna.
No.
Sì, tu in giro piatta e non vedo mai una curva,
la cosa un po' mi turba.
Sai che non si mangia da un raccolto di sola fortuna.