Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Per la prossima canzone sono lieto di presentarvi mio fratello.
Un ragazzo con il quale scrivo da anni,
ci inventiamo le cose.
Insomma, è parte...
È un fratello, questo è il giusto termine.
Tommaso Ottomano.
Ciao a tutti.
Volevo essere un duro,
che non gli importa del futuro.
Un robot, un lottatore di sumo.
Uno spacino in fuga da un cane lupo,
alla stazione di volo.
Una gallina dalle uova d'oro.
Però non sono nessuno,
non sono nato con la faccia da tuo.
Ho anche paura del buio,
se faccio a botte le prendo.
Così mi truccano gli occhi di nero,
ma non ho mai perso tempo.
È lui che mi ha lasciato indietro.
Vivere la vita è un gioco da ragazzi.
Me lo diceva mamma e diè,
cadevo giù dagli alberi.
Quanto è duro il mondo per quelli normali,
che hanno poco amore intorno,
o troppo sole negli occhiali.
Volevo essere un duro,
che non gli importa del futuro.
Un robot, medaglia d'oro di sputo.
Lo scippatore che ti aspetta nel buio.
Il re di porta portese.
La gazzaladra che ti ruba la fede.
Vivere la vita è un gioco da ragazzi.
Me lo diceva mamma e diè,
cadevo giù dagli alberi.
Quanto è duro il mondo per quelli normali,
che hanno poco amore intorno,
o troppo sole negli occhiali.
Volevo essere un duro,
però non sono nessuno.
Cintura bianca, ti giuro,
invece che una stella.
Uno starnuto,
mi gira soli con gli occhiali.
Mi hanno detto stai attento alla luce,
e che le lune senza buche sono fregature.
E che in fondo è inutile fuggire dalle tue paure.
Vivere la vita è un gioco da ragazzi.
Volevo essere un duro,
però non sono nessuno.
Non sono altro che luce.
Non sono altro che luce.