Via dei banchi vecchi 23,
primo piano scala a destra interno 3,
è una vita che si svolge tutta qua,
monotonia,
tranquillità,
i ricordi che non mi ricordo più,
tranne il fatto che mi resti solo tu.
4 camere cucina e solo noi,
questi figli che non passano quasi mai,
e ogni specchio che racconta la mia età,
malinconia, serenità,
le emozioni che non torneranno più,
quelle forti che mi davi solo tu.
Poi mi guardi ed improvviso,
te si illumina quel viso,
e torniamo ragazzini che ce vatteva forte il cuore,
io mi incanto e mi estranisco,
che impuniti tu e quel disco,
e quel ballo a mezzanotte con tutti li a guardacce.
Ora che il tempo passa inutile,
sembra un lago profondo immobile,
niente più che ci stupisce e stupirà,
che nostalgia,
la libertà,
quel negozio sotto casa non c'è più,
il vicino che alza troppo la tv.
Poi ti sfioro e tutto a un tratto,
che ne so divento un matto,
e ritorno ragazzino che te inseguivo de nascosto,
e mangiavo con quei occhi,
me dicevi che me tocchi,
ci abbracicavamo forte tutta la notte stretti,
sempre in via dei banchi vecchi al 23,
primo piano sta alla destra interno tre,
tutti i giorni tutto quanto è tutto qua,
la gioventù non tornerà,
ma per chi si è amato tanto come noi,
c'è un segreto che non scorderemo mai.
Tu mi guardi ed improvviso,
te se illumina quel viso,
e torniamo ragazzini che ce vatteva
forte il cuore,
io me incanto e me stranisco,
che impugni di tuoi guardisco,
e quel ballo a mezzanotte con tutti li a guardacce.