Lassù, in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose che non servono più,
ho visto un poco logolo e deluso un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba,
quel fango dissecato tra i chiodi,
ancora pareva conservare.
Era uno scarpone militare.
Vecchio scarpone, quanto tempo è passato,
quante illusioni fai di vivere tu,
quante canzoni sul tuo passo cantato che non scordo più.
Sopra le dune del deserto infinito,
quante illusioni accarezzate dal mar,
per giorni e notti insieme a te ho cascatinato queste canzoni.
Lassù,
fra le bianche cime di nevi e terre immacolate al sol,
togliendo le stelle alpine per farne dono ad un lontano amor.
Vecchio scarpone,
come un tempo lontano,
in mezzo al fango,
con la pioggia e col sol,
forse sapresti se volesse il destino camminare ancora.
Lassù,
fra le bianche cime di nevi e terre immacolate al sol,
togliendo le stelle alpine per
farne dono ad un lontano amor.
Vecchio scarpone, quanto tempo è passato,
quante illusioni fai di vivere tu,
quante canzoni sul tuo passo cantato che non scordo più.
Vecchio scarpone, fai di vivere
tu la mia gioventù.