Oggi il modernismo,
il renovacentismo,
rinnovano tutto qua.
E l'usanzio antico e semplice
son ricordi
che spadiscono.
E tu, Roma mia,
senza nostalgia,
segui la modernità,
fai la progressista,
l'universalista,
dì chi o che è il loro,
tenchi o ia ia.
Vecchia Roma
sotto la luna non canti più,
gli stornelli,
le serenade di gioventù.
E il progresso t'ha fatta grande ma sta città
non è quella in cui si viveva
tanti anni fa.
Più lontano gli innamorati per lungo devere,
a rupassere i paci a mille sotto l'arberì.
I sogni sognati all'ombra d'un cielo blu,
son ricordi del tempo bello
che non c'è più.
Con le ragazzette,
con le bonacchette,
certo non le vedi più.
Labbi discollati portano,
contro luce traspariscono.
Senza complimenti nei caffè le senti,
de politica a parlare.
Vanno agli comizio,
chiedono il divorzio,
mentre a casa se sta a digiunare.
Vecchia Roma sotto la luna non canti più,
gli stornelli, le serenade di gioventù.
E il progresso t'ha fatta grande ma sta città
non è quella in cui si viveva tanti anni fa.
Più lontano gli innamorati per lungo devere,
a rupassere i paci a mille sotto l'arberì.