Ci ho messo tipo un milione di cadute, tutti i miei schianti, i miei cieli precipitati addosso,
tutti i miei atterraggi di cuore, i miei occhi chiusi al vento e ho dovuto completare l'intera
collezione di graffi. Ho dovuto tradurre i sentimenti d'abbandono nella mia lingua madre,
ho seminato tutti i miei pianti per non interrarmi mai, io ho annaffiato di sole ogni temporale
emotivo, ho dovuto dedicare agli urti del mondo tutto lo spazio della mia pelle per
arrivare a scoprire che guarire non significa che la ferita non faccia ancora male, non
significa che il colpo preso non esista più, che guarire non per forza vuol dire che il
dolore sia passato. Guarire non è quando non fa più male, ma è quando la ferita non
prende più decisioni al posto tuo.
Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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