Esco di casa in ritardo,
cammino veloce e mi guardo intorno.
Nella nebbia.
Che nebbia.
È scomparso tutto.
La ringhiera scostata,
i cartelloni delle pompe fulebri.
Sono scomparsi anche i rami dei ciliegi.
Poi anch'io.
E sai cos'è?
Ti ho detto tutto,
ma forse tu ascoltavi un altro me.
E adesso,
e adesso,
nascondi, nascondi ogni tuo pensiero.
Ma le tue braccia proteggimi.
Ho paura del buio.
Non andare via.
Ho perso una parte di me.
Che vorrebbe insegnarti a ballare.
O soltanto farsi abbracciare.
In fondo è quasi normale.
Così.
Vorrei ritrovare
il coraggio per dirti che ti voglio bene.
Mi vedo lontano, non so come tornare.
E tu qui sei un ricordo speciale.
Mi ripeto il tuo nome.
Perché suona strano.
Sciogli il ghiaccio dal cuore.
Ho immaginato che tu ti voltavi con quel tuo sorriso.
Poi spiecavi un salto e mi dicevi.
Prendimi tra le tue braccia.
Proteggimi.
Ho paura del buio.
Non andare via.
Ho perso una parte di me.
Che vorrebbe insegnarti a ballare.
O soltanto farsi abbracciare.
In fondo è quasi normale.
Così normale.