Mi chiedo che faccio col telefono in manoPasserò un altro anno il telefono in manoPerché per assurdo ora sono pazienteMentre penso soltanto che moriremoMentre ti guardo che moriraiNon ti avrò più accanto, ti avrò perso il tempoMi chiedo che faccio col telefono in manoPasserò un giorno in silenzio col telefono in manoAnche se non lo soPoi io ci cado lo stessoMi sento un'automa senza sentimentoTi vorrei amare ma poi non riescoPerché non connetto le emozioni e il resto del restoNon parlo mica di me stessa con teCome faccio con internet piccoleParole chiave con cui mi ricerco nel webMi rendono simile alla doctrinaSiamo limitati da risultati ordinatiDesideri legati, legami distrattiNumeri contati, contatti distantiVoglio che mi guardi, solo che mi guardiSolo che mi guardiGuardami, ti prego, guardami che non resistoNon mi guardi finché non mi guardi, non esistoSo che è tardi per dire heartbreak, lo capiscoGuardami, ti prego, guardami che non esistoNon mi guardi finché non mi guardi, non esistoSo che è tardi perché voglio che mi guardi, non capiscoMi chiedo che faccioCon il telefono in manoPasserà un altro annoCon il telefono in manoPerché per assurdoOra sono pazientePerché penso soltantoChe moriremoCristalli liquidi mi ripropongonoMomenti nitidi che non ricordamo che stavoltaTirina ha preso il controllo, mollo tutto quello che c'è intornoPensate anche se non voglio, però a casa non ci torno, noHo il telefono in mano, ci sono morto, scrolloMa lo tengo sempre addosso, il peso non decollo, non demordoSono armato fino ai denti per combattere col mondo, ma dal divanoE' tutto strano, non ci parliamoNon ci tocchiamo, ma ci vediamoTramite cristalli, su ogni riflettoQuello che vuoi, anche se non mi vuoiE' tutto strano, non ci parliamoE' tutto strano, non ci parliamo