Quando sarò andata via
Avremo tempo per capire cosa è stato
Che cosa non dava fatto, era sbagliato
Un anestetico per giorni calpestati
E cosa ci rimane,
ho conservato le parole La tua fiducia in questa vita che non muore
L'ortodossia delle domeniche mattina I cani al parco,
il sole,
resta malapena
Marti sull'altalena,
nanananananana Che cosa me ne fotte delle tue mancanze
Se siamo storti non ci possono giustare
Se siamo morti non possiamo ritornare
Niente da dimostrare
E allora rendimi migliore Ti prego rendimi immortale
Peccati quotidiani involontari Problemi da cristiani necessari
Esiste questo amore finché dura Esistono gli alberi finché piove
Esiste casa finché non decidi di andar via Non decidi di andar via
Queste logiche indifferenti Senza missioni di colpi o riclami
Nelle penure tra Mantua e Cremona Sulle
colline al mòr di quest'autostrada
Affina di ragazzi in coda Nella piazza davanti alla stazione
La compassione non è un mestiere Bisognerebbe impararlo un mestiere
Avere fede nella scienza Avere ancora fede nella scienza
Avere una coscienza E magari pregare Dio
Che non è mai abbastanza Rendersi impenetrabili
Riempire i vuoti e allinearsi E ricordarsi che siamo di carne,
nervi e d'ossa
E quando ci ferite Le conseguenze siamo noi
Ci sono oceani da attraversare Come dei limiti da superare
Ci sono lotti da elaborare E ancora segni da interpretare
Perché gli uomini conoscono Soltanto ciò in cui credono
Vorrei andarmene in un posto migliore
Se siamo sorti non ci possono aggiustare
Se siamo morti non possiamo ritornare
Se siamo sorti non ci possono aggiustare
Se siamo morti non possiamo ritornare