La mia vita è stata un ridere continuo, delle mie straccionerie e specchi per allodole,
un tiro a segno, paesano, lontano la penombra di una donna austera, rendeva della morte
testimonianza vera, mamma tabaccaio, vivandiera, fa lo stesso, è carne.
Dietro il mercato rionale puzzava quell'angusta via di pesce, ed un amico triste al quarto
piano chiedeva la mia mano, inconsapevole ed audace.
Sono giovane e felice, e felice da ogni tempo.
Già che il canto dell'inferno si è annodato al paradiso dentro.
E pensare che in fin dei conti, in fin dei conti è piccola, la strada che conduce in piena
luce è fiaccola da bruciare.
Sono stato bestia in mezzo al gregge, e si rideva, poi quando meno te lo aspetti appare
il padre che ti dice, da ora non sbagliare più.
Sono stato bestia in mezzo al canto dell'inferno, e si rideva, poi quando meno te lo aspetti appare