Ti credi unica, esagerata,
tutti ti vogliono stracercata,
guarda che fila che c'è,
con la lingua fuori,
aspettano solo te,
cani d'amore senza il collare,
intrappolati con te a giocare,
non si innamorano mai,
e per te più bello è facile avere il massimo che c'è.
Raccogli lettere in un armadio,
i nomi sono sul calendario,
giorno per giorno ne avrai,
fino alla tua morte,
dicono che vivrai, ma se ti guardo negli occhi,
credi che puoi sfuggirmi, ma se mi vedi,
nemmeno ti accorgerai,
dell'abisso immenso che ci divide,
tu non capirai.
Povero l'uomo che ti amerà,
ti seguirà, e crederà di averti,
lui non sa, lui non sa,
chi sei.
Prenditi gioco di lui,
fai quello che ti va,
ma non gridare aiuto quando ti accorgerai.
Che sei sola.
Tuo figlio a casa ti sta aspettando,
dentro al suo letto starà piangendo,
ma la sua mamma dov'è?
Lui non può sapere il male che è dentro di te,
tu sei soltanto la sua speranza,
ma l'era in chiuso nella sua stanza,
e lui non capirà mai,
chi c'è dietro quella maschera che tu non ti toglierai.
Povero l'uomo che ti amerà,
ti seguirà,
e crederà di averti,
lui non sa,
lui non sa,
chi sei.
Prenditi gioco di lui, fai quello che ti va,
ma non gridare aiuto quando ti
accorgerai.
Che sei sola.
Povero l'uomo che ti amerà,
ti seguirà,
e crederà di averti,
lui non sa,
lui non sa,
chi sei.
Ma arriverà il giorno in cui tutta la
rabbia che ti gira intorno si rivolterà
contro di te,
e tu ti accorgerai che sei solo un altro errore,
che sei meno di niente che
tu sei sola.