Giusef, giurai mio che non è l'ultimo
Lorenzo e Michele quando strillo sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mio appiglio
Perder l'equilibrio giro in cerca di un tuo visibilio
Venere e dimiro ancora se ti vedo
Poi vacilo non ho trovato un vaccino
E che rompo i bicchieri quando strillo
Sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mio appiglio
Perder l'equilibrio giro in cerca di un tuo visibilio
Venere e dimiro ancora se ti vedo
Poi vacilo non ho trovato un vaccino
Non ho trovato
E che rompo i bicchieri quando strillo
Sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mi appiglio, per dell'equilibrio giro in cerca di un tuo visibilio
Venere di Milo, ancora se ti vedo poi vacillo, non ho trovato un vaccino
Quel posto adesso è il luogo del delitto, se mi giro vedo tracce di omicidio, però vieni più vicino
Scrivo come liberarsi dell'amore, tipo video, ma il mio odio mosso d'amore, li concilio, non li divido
Coincidenze capitano troppo spesso, poi neanche le cerco, lascio che si perda il mio teschio
Dentro un disco rotto da parecchio, non riesco a non rimetterlo, lo ammetto per certi drammi ci orecchio
Finché non mi ha niente e guardo ridere il mio spettro nello specchio
E che rompo i bicchieri quando sfillo, sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mi appiglio, per dell'equilibrio giro in cerca di un tuo visibilio
Venere di Milo, ancora se ti vedo poi vacillo, non ho trovato un vaccino
E che rompo i bicchieri quando sfillo, sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mi appiglio, per dell'equilibrio giro in cerca di un tuo visibilio
Venere di Milo, ancora se ti vedo poi vacillo, non ho trovato un vaccino
Giuro che parlerò d'altro però dentro un'altra vita
Io parlo di ciò che sento finché non ho più saliva
Sputo male come un mitra, questa è la mia medicina
Se non rimo per dei sensi ti prego Eva respira
Sto tra quelli che non si capacitano
Che non vedono pace e poi mi agito
In preda al diavolo e una lotta col panico
Il mio animo da adito ha i miei tromi nel cranio
E mi dilanio mentre penso a ciò che bramo
Guardandolo da lontano
Purtroppo questa è la mia indole, è come una sindrome
Se chiudo gli occhi c'ho una sincope, la sacra sindole
Mi scolepare con le pillole, sembrano un missile
Il cuore mio perenne in sistole, non puoi resistere
Non ci puoi vincere, è questo che vi rende sempre più piccoli
È per questo che poi ancora non mi impicco
Non serve un vostro consiglio, non placogno i miei incubi
Risalgo dai posti più intimi, degli inferi
Rilascio qui i miei sintomi
Se vuoi punirti, non puoi punirmi
Non mi capisci, non puoi più dirmi
Non puoi impedirmi di seppellirti
Tra mille enigmi, dei meccanismi, del mio organismo
È che rompo i bicchieri quando strillo, sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mio appiglio perde l'equilibrio
Giro in cerca di un tuo visibilio, venere di milo
Ancora se ti vedo poi vacillo, non ho trovato un vaccino
Non ho trovato
È che rompo i bicchieri quando strillo, sveglio il condominio
Se mi sento male ogni mio appiglio perde l'equilibrio
Giro in cerca di un tuo visibilio, venere di milo
Ancora se ti vedo poi vacillo, non ho trovato un vaccino
Non lo troverò