Più sali, più l'equilibrio si fa instabile, avevamo perso il senso dei nostri occhi belli.
Il risveglio, dentro un nido congelato, non ti parlo, non ti accorgi che mentre la nostra
casa ci mente, io ti chiedo di andare per non rischiare di impazzire.
E quella fiera realtà di sicure simmetrie, si distrugge così, come un castello di carte
senza fiama.
Mani fredde, chiudono le tende, mi lascio accarezzare, come non ho fatto mai i rimorsi.
Dal suo corpo mi alzo presto, non mi basta, poi mi accorgo che mentre la nostra casa ci
mente, tu mi chiedi di stare per non rischiare di impazzire.
E quella fiera realtà di sicure simmetrie, non conosce follie.
E quella fiera realtà di sicure simmetrie, si distrugge così, come un castello di carte
senza fiama.
Stringimi le mani, non stringermi le mani, ti prego non cercarmi, non riesco più a guardare
l'immagine di noi, che andiamo a manovella su un vecchio carillon, balliamo senza pieghe.
Mentre la nostra casa ci mente, io ti chiedo di andare per non rischiare di impazzire.
E quella fiera realtà di sicure simmetrie, non conosce follie.
E quella fiera realtà di sicure simmetrie, si distrugge così, come un castello di carte
senza fiama.
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