Mi stancherei, non crederei più a niente Ma poi c'è lei, inaspettatamenteMaestra, le va di fretta, rimango indietro col dettatoE la classe non mi aspettaPer la prof di storia, ho un'ottima oratoriaMi chiede sulla guerra, forse ignora che ogni alunno avrà la propriaI miei compagni ricchi danno inviti a compleanni, pallonciniIo colleziono dischi e sui banchi faccio i graffitiAncora un occhio nero, ieri sera ho fatto boxE mi hanno sospeso, chissà quando cresceròIn quell'alberghiero dove cucinavoMia mamma sognava il classico, ma è un classico fare il contrarioE anche se l'ho mollato, lavorato e poi ripresoNon mi hanno ammesso all'esame di statoMa ci so fiero per tutte le botte che ho presoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer il mio credo, perché io c'eroPer tutte le botte che ho presoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer il mio credo, perché io c'eroC'è un ragazzo in stazione, ma il treno è già partitoLui pensa alle canzoni, che il mondo è un'illusioneLa NASA ci ha mentito, mia madre ha due lavoriScusi maestra, non ho portato foglio e matitaSono in ritardo con il tema e i soldi per la cittàA casa io mi sento a Gaza, una guerra infinitaPer questa scuola attacco brigaMa se farò una strage sarà con la penna e non il mitraStesso esame, ma il consiglio non è ugualeI ricchi l'università e noi il lavoro manualeForse l'ignoranza, la serenitàMa io dopo la licenza media mi sono preso quella poeticaPer tutte le botte che ho presoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer il mio credo, perché io c'eroPer tutte le botte che ho presoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer il mio credo, perché io c'eroPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroNon mi ero arresoPer quando credevo di riuscire a capirti davveroPer quando credevo di riuscire a capirti davvero