♪ La mia impazienza, quello che resta della tua presenza Dormire senza quella sonnolenza Che fa conoscere l'irriverenza Di un corpo nudo che sul letto danza E che mi invita ad aver coerenza A mantenere certa indifferenza Per farmi illudere che non ti pensa La mia inquietudine Che tra l'incudine il martello trema Che aspetta il tuo ritorno in quarantena Mentre tu circoli per ogni vena Mentre tu domini l'intera scena E l'abitudine di averti addosso La guerra punica del paradosso Che più ti amo meno amarti posso Tanti propongono Che ci lasciamo che la via è migliore E se non torno poi non è l'amore Ma come quella quante ce ne sono Cercano un dimenticato iusano Un boia pratico che con la mano Dà un colpo netto al nostro progetto Che sia maledetto E avanti fino in fondo Ecco che sprofondi questo inverecondo Mondo in cui non dormo e in cui tu sogni Che siamo Sandra Remondo Forse è vero non son degno di partecipare Alla tua mensa ma tu di soltanto Una parola che sentenza Che mi salvi dall'agonia Che mi levi questa rogna Che perdoni la vergogna Di un attaccamento instabile Declinato con le fisi Me vedo solo la fuligine Di un incendio incontenibile Che ci connaviga la mia ossessione Di controllarti senza discrezione Mentre tu covi la tua gelosia Mentre la senti l'agorafobia Io prendo psicofarmacia a digiuno Inibitori dei ricaptatori Di serotonina e benzo di azepina Con ovomaltina La mia gastrite Che ha conosciuto le retramortite In cui la distruzione di afrodite Riporto in genti vittime ferite Ad una quantità di morti valorosi Tra combattenti tuoi promessi sposi Che fino al tempio hanno attraversato Il mare stomacale di questo arbitrato E avanti fino al fondo Ecco che sprofondo in questo invere condo Mondo in cui non dormo In cui tu sogni Che siamo Sandra Remondo Forse è vero non son degno di partecipare Alla tua mensa ma tu di soltanto Una parola che sentenza Che mi tolga la scalogna Che mi porti la cicogna Che mi dica che bisogna Delle cene di rinascere Come una fenice stupida Incagliata nella turgida Essenziale torrenzialità dell'essere sensibile Mi congedo Perché non ti possiedo E creda ciò che vedo L'indigestione Delle tue accuse Chiri di carbone Che mi hai donato per aberrazione Delle città che abbiamo visitato Da Montecompatria a Rovignosiaco Distrutte con la forza di un tornato Che ha accompagnato Il vento di Scirocco Di un meteoreopatico Che ti ama troppo E allora avanti Tocco il fondo mentre gira il mappamondo Ti rispondo che probabilmente Non diventerò come Remondo e Svirulino Ma di certo non caino più Probabilmente mangerò le mele Proprio come belle Ti darò le mie primizie Solo cesti di delizie Porterò buone notizie Un piccione viaggiatore Che ha spiccato il volo solo E che da solo fa nel cielo Per raggiungere il che ha dichiarato vero Amore nero Mentre spero Rinasca il nostro impero E abbia un re sincero Sottotitoli e revisione a cura di QTSS