Prendevi il regionale per partire da Riccione
Nel tuo appartamento io ti ho scritto una canzone
Così quando ti rivedo già l'ho scusa per parlare
E farò tutte quelle cose che non ho potuto fare
Come eri bella quella notte che ho visto a salire le scale
Pensando ai nostri discorsi appena fatti in riva al mare
Eravamo così liberi,
ci sentivamo uguali Si capivamo con gli sguardi,
le parlavamo con le mani
Guarda da su la luna, raccontami un po'
di te
Sembra ancora bambina,
ma dopo la serata finiremo da te
E sono gli anni migliori,
le notti ubriache Il cielo qua fuori,
le nostre risate
Per quanto grande è il mondo,
e per quanto viaggeremo
Sarò sempre sul binario che aspetto il tuo treno
Semplicemente siamo qualcosa di stupendo
Che di questi tempi al mondo nessuno sta vivendo
Voglio un mare solo nostro,
una casa in mezzo al verde
E un fiume di parole che restino per sempre
Una
barca si allontana,
mentre fisso l'orizzonte scompare lentamente
Tra i rumori delle onde e le mie
stupide parole non mi calmano la rabbia
Ci ritroveremo dentro a quel castello
di sabbia Che avevamo costruito insieme,
ma che il vento
avrà portato via Sarà rimasto solo un vecchio ricordo di
un bacio rubato e delle foto in compagnia Ma
non ho perso le speranze se un giorno vorrai
tornare Perché io sono qui a Rizzone, ti aspetto
il tuo regionale Che non passerà,
e mi lascerà solo
Con le mani in mano e con lo sguardo in volo
Con un foglio bianco ancora da riempire
Delle mie stronzate che non vuoi sentire
E sono gli anni migliori,
le notti ubriache Il cielo qua fuori,
le nostre risate
Per quanto grande è il mondo e per quanto viaggeremo
Sarò sempre sul pilaio che aspetto il tuo treno
Semplicemente siamo qualcosa di stupendo Che
di questi tempi al mondo nessuno sta vivendo
Voglio un mare solo nostro,
una casa in mezzo al verde
E un fiume di parole che restino per sempre
Regionale,
Modena, Rizzone Sedile vuoto accanto a te
Per questa canzone non ti riesco a fermare Vai troppo veloce,
ma io vedo ancora i tuoi
occhi E tu senti la mia voce