Quella sua maglietta fina,
tanto stretta al punto che immaginavo tutto,
e quell'aria da bambina
che non gliel'ho detto mai,
ma io già andavo matto.
E' chiare essere vestate, ma i giochi le fate,
la paura e la voglia di essere nudi,
un bacio a labbra salate,
un fuoco,
quattro risate,
far l'amore giù al faro.
Ti amo davvero,
ti amo lo giuro,
ti amo, ti amo davvero.
E lei,
lei mi guardava con sospetto,
poi mi sorrideva e mi teneva stretto, stretto.
Ed io,
io non ho mai capito niente,
visto che ora mai non me lo levo dalla mente,
era crescente.
E adesso che saprei cosa fare, adesso che
voglio un piccolo grande amore.
Quella camminata strana,
pure in mezzo a chissà che l'avrei riconosciuta.
Mi
diceva sei una frana,
ma io questa cosa qui mica l'ho mai creduta.
E lunghe corsi affannate incontro stelle cadute,
le mani sempre più ansiose di cose proibite,
le canzoni stonate,
urlate al cielo lassù
che arriva prima a quel muro.
Non sono sicuro se ti amo davvero,
non sono, non sono sicuro.
E lei
tutto ad un tratto non parlava,
male si leggeva chiaro in faccia che soffriva.
Ed io,
io non lo so quant'è che ho pianto,
solamente adesso me ne sto rendendo conto
che lei,
lei era un piccolo grande amore,
solo un piccolo grande amore.
E niente più,
mi manca da morire quel suo piccolo grande amore.
E adesso che
saprei cosa dire, adesso che
saprei cosa fare, adesso che
voglio un piccolo
grande amore.