Wow,
mattina presto,
ho raggiunto il gate correndo
La voce dello specchio mi gridava disprezzo
E ha cambiato tutto da quando ti cerco e non
ti trovo più nel letto Che non fuggissi da te ma da me stesso
Parlo da solo ma per capirmi a stento Lacrime perplesso,
gioco dell'ego perverso
Ciò che ero l'ho dato per perso Son quello tra le lande delle domande
Tengo il mondo mio ma pure il tuo sulle spalle Atlante,
m'hai mangiato la testa tipo mantideo
Che t'avrei recuperato in un punto a caso dell'Atlante
Ma tra noi ormai non montagne,
proprio tutte le cazzo di ande
Scheletri bussano ante Qui ad Atlantide non c'è più un abitante
Fuga da qui come carpenter Oh no no
Io che pensavo di portarti per mano dentro il mio mondo invece
Oh no no Siamo soli
Oh no no
Io che pensavo di portarti per mano dentro
il mio mondo invece Oh no no
Siamo soli
Insegnami alla Don Juan Camminando fisso nubi che sporcano il cielo
per far la poa In cerca di un'altra città
Dei nostri clan bucco nero scorciatoia ed altri mondi gargantua
Verso persone,
spesso pressione Non vuoi un compagno tu,
vuoi un possessore
Non vuoi un amico no,
vuoi un professore Parli di abissi mentali ma sono Poseidone
Backmaker Nello zaino meno pregi e più peche
Gli underrated come Tom Baker Tempo tiranno la pazienza in camerino
Si va in scena,
bruci tutto,
cerchiamo col lanternino
Hai capito?
Quella linea tra consigli e paternale Vi
sbigli l'infernale dentro la mia testa
cattedrale Penso ad ogni linea temporale
Piedi nudi sotto il temporale Guardo ogni cosa cui tengo che cade
Io che pensavo di portarti per mano dentro il mio mondo invece
Oh no no
Siamo soli
Oh no no
Io che pensavo di portarti per mano dentro
il mio mondo invece Oh no no
Siamo soli
Oh no no
Io che pensavo di portarti per mano
dentro il mio mondo invece oh no no
Siamo soli oh no no
Io che pensavo di portarti per mano
dentro il mio mondo invece oh no no
Siamo soli