♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ♪♪ ¡Oy! ¡Tú me has hecho mal! ♪♪ ¿Ma di dove sarà uscita questa vocina che ha detto oy? Eppure qui non c'è anima viva che sia per caso questo un pezzo di legno che abbia imparato a piangere e a lamentarsi come un bambino io non ci posso credere questo legno eccolo qui è un pezzo di legno da caminetto come tutti gli altri e a buttarlo sul fuoco c'è da far bollire una pendola di fagioli o dunque che ci sia nascosto dentro qualcuno se c'è nascosto qualcuno tanto peggio per lui ora l'accomodo io ho capito si vede che quella vocina me la sono figurata io rimettiamoci a lavorare ♪♪ Smetti tu mi fai il pezzicolino sul corpo Passate pure Buongiorno Mastro Antonio Che cosa fate questi per terra? Insegno l'abbaco alle formiche Buon provi faccia Che vi ha portato da me con pargepetto? Le gambe Sappiate Mastro Antonio che son venuto da voi per chiedervi un favore Eccomi qui pronto a servirvi Stamani mi è piovuta nel cervello un'idea Sentiamola Ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno un burattino meraviglioso che sappia ballare, tirare di scherma e fare i salti mortali con questo burattino voglio girare il mondo per buscarmi un tozzo di pane e un bicchiere di vino che ve ne pare? Bravo Polentina Perche mi offendete? Ma chi vi offende? Mi avete detto Polentina Vi giuro che non sono stato io Non può vedere che sarò stato io Io dico che siete stati voi No, si No, si Rendimi la mia parrucca e tu rendimi la mia e ne facciamo la pace Dunque compare ceppetto Qual è il piacere che volete da me? Vorrei un po' di legno per fabbricare il mio burattino Me lo date? E con questo bel garbo Mastro Antonio che voi regalate la vostra roba mi avete quasi azzoppito Vi giuro che non sono stato io Allora sarò stato io La colpa è tutta di questo legno Lo so che è del legno Ma siete stati voi che me l'avete tirato nelle gambe Io non ve l'ho tirato Bugardo Ceppetto non mi offendete se no vi chiamo Polentina Asino Polentina Somaro Polentina Io si metto Polentina Che nome gli metterò Lo voglio chiamar Pinocchio Questo nome gli porterà fortuna Ho conosciuto una famiglia intera di Pinocchi Pinocchio il padre Pinocchio la madre Pinocchi i ragazzi e tutti se la passavano bene il più ricco di loro chiedeva l'elemosina Occhiacci di legno Perchè mi guardate? Smetti di ridere Smetti di ridere ti ripeto Pinocchio Mandimi subito la mia parrucca Birba d'un figliuolo Non sei ancora finito di fare e già cominci a mancare di rispetto a tuo padre Male Ragazzo mio Magne Me lo merito dovevo pensarci prima ormai è tardi Piggialo! Piggialo! Andiamo a casa Quando saremo a casa non dubitare che faremo i conti Sciagurato figliuolo e pensare che ho penato tanto a farlo un burattino per bene ma mi sta di dovere dovevo pensarci prima ormai è tardi Chi è che mi chiama? Sono io Dimmi grillo e tu chi sei? Io sono il grillo parlante e abito in questa stanza da più di cent'anni Oggi però questa stanza è mia e se vuoi farmi un vero piacere vattene subito senza me e vieni Questa stanza è mia e se vuoi farmi un vero piacere vattene subito senza nemmeno voltarti indietro Io non me ne andrò di qui finché non ti avrò detto una gran verità Dimmela e spicciati A quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori e abbandonano capricciosamente non avranno mai bene in questo mondo e prima o poi dovranno pentirsene amaramente Canta pure grillo mio come ti pare e piace ma io so che domani è l'alba voglio andarmene di qui perché se rimango qui avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri ragazzi vale a dire mi manderanno a scuola e per amore o per forza mi toccherà studiare io a dirtela in confidenza di studiare non ne ho punto voglia mi diverto più a correre dietro alle farfalle a salire sugli alberi a prendere gli uccellini di nido Povera grullarella ma non sai che facendo così diventerai da grande un bellissimo sommaro e che tutti si piglieranno a gioco di te chietati grigliaccio del mal augurio e se non ti garba di andare a scuola perché non impari almeno un mestiere tanto da guadagnarti onestamente un pezzo di pane vuoi che te lo dica fra tutti i mestieri del mondo non ce n'è che uno solo che veramente mi vada a genio e che mestiere sarebbe quello di mangiare, bere, dormire divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo per tua regola tutti quelli che fanno questo mestiere finiscono quasi sempre all'ospedale o in prigione vada grigliaccio del mal augurio se mi monta alla bizza uguali a te povera pinocchio mi fai propria compassione perché ti faccio compassione perché sei un burattino e quel che è peggio perché hai la testa di legno chi è? sono io aprimi babbo mio non posso perché non puoi perché mi hanno mangiato i piedi e chi te li ha mangiati? il gatto aprimi aprimi ti dico se no quando vengo in casa il gatto te lo do io gran pannolone non posso star ritto credetelo povero me povero me mi toccherà camminare sui ginocchi per tutta la vita pinocchio mio com'è che ti sei sbruciato i piedi non lo so babbo ma credetelo che è stata una notte di inferno e me ne ricorderò fince campo tonava ballava e io avevo una gran fame e allora il grillo parlante mi disse sta bene e sei cattivo e te lo meriti e io gli dissi vada grillo e lui mi disse tu sei un burattino e hai la testa di legno e io gli tirai un martello di legno e lui morì ma la colpa fu sua perché io non volevo ammazzarlo e prova ne sia che misi un tegamino sulla braccia accesa del caldano ma il pulcino scappò fuori e disse arrivederla e tanti saluti a casa e la fame cresceva sempre motivo per cui quel vecchino col berretto da notte affacciatosi alla finestra mi disse e vatti sotto e para il cappello e io con quella catinellata d'acqua sul capo perché chiedere un po' di pane non è vergogna non è vero me ne tornai subito a casa e perché avevo sempre una gran fame e misi i piedi sul caldano per rasciugarmi e voi siete tornato e me li sono trovati bruciati e intanto la fame lo sempre e i piedi non li ho più queste tre pere erano per la mia colazione ma io te le do volentieri mangiale e buon pro di faccia se volete che le mangi fatemi prima il piacere di sbucciarle sbucciarle? non avrei mai creduto ragazzo mio che tu fossi così boccuccia e così schizzinoso di palato male in questo mondo fin da bambini bisogna avvezzarsi a boccati e a saper mangiare di tutto perché non si sa mai quel che ci può capitare i casi son tanti voi direte bene ma io non mangerò mai una frutta che non sia sbucciata le bucce non le posso soffrire non le buttar via tutto in questo mondo può far comodo ma io il porcello non lo mangio davvero chi lo so ho dell'altra fame ma io ragazzo mio non ho più nulla da darti non voglio nulla nulla ci avrai soltanto queste bucce e questi torsoli di pera pazienza se non c'è altro mangerò una buccia ora si che sto bene vedi dunque che avevo ragione io quando ti dicevo non bisogna bezzarsi ne troppo sofistici ne troppo delicati di palato caro mio non si sa mai quel che ci può capitare in questo mondo i casi son tanti e perchè dovrei rifarti i piedi pur se per vederti scappare di nuovo di casa tua vi prometto che da oggi in poi sarò buono tutti i ragazzi quando vogliono ottenere qualcosa dicono così vi prometto che andrò alla scuola studierò tutti i ragazzi quando vogliono ottenere qualcosa ripetono la meresima storia ma io non sono come gli altri ragazzi io dico sempre la verità vi prometto babbo che imparerò un'arte e che sarò la consolazione il bastone della vostra vecchiaia chiudi gli occhi e dormi per ricompensarvi di quanto avete fatto per me voglio subito andare a scuola bravo ragazzi ma per andare a scuola ho bisogno di un vestito paglio proprio un signore davvero? perché tiendo a mente non è il vestito che fa il signore ma è piuttosto il vestito pulito a proposito per andare alla scuola mi manca sempre qualcosa anzi mi manca il più e il meglio l'abbecedario hai ragione ma come si fa per averlo? è facilissimo si va da un libraio e si compra e i quattrini? io non ce li ho nemmeno io e la casacca babbo l'ho venduta perché l'avete venduta perché mi faceva caldo e la casacca babbo l'ho venduta perché mi faceva caldo oggi alla scuola voglio subito imparare a leggere domani poi imparerò a scrivere e domani l'altro imparerò a fare i numeri poi con la mia abilità guadagnerò molti quattrini ecco primi quattrini tutta d'oro e d'argento e con bottoni di brillanti e quel povero uomo se la merita davvero perché insomma per comprarmi libri e farmi istruire è rimasto in maniche di camicia a questi freddi non ci sono che i babbi che sia incapaci di certi sacrifici che cosa sia questa musica peccato devo andare a scuola oggi andrò a sentire i pifferi e domani a scuola per andare a scuola c'è sempre tempo che cos'è quel baraccone leggi il cartello che c'è scritto e lo saprai non leggerai volentieri ma per l'appunto oggi non so leggere bravo bue sappi dunque che in quel cartello a lettere rosse come il fuoco c'è scritto un gran teatro dei burattini è molto che è cominciata la commedia comincia ora e quanto si spende per entrare quattro soldi me li daresti quattro soldi fino a domani me li darei volentieri ma oggi per l'appunto non te li posso dare per quattro soldi ti vendo la mia giacchetta chi vuoi che mi faccia una carta fiorita se ci piove su non c'è più verso di cavarsela da dosso vuoi comprare le mie scarpe sono buone per accendere il fuoco quanto mi dai del berretto un bell'acquisto davvero un berretto di midorra di pane c'è il caso che i topi me lo vengano a mangiare in capo vuoi darmi quattro soldi di questo abecedario nuovo io sono un ragazzo non compro nulla dai ragazzi per quattro soldi anche il cinesio lo prendo io viva il milanio viva il milanio vogliamo la commedia commedia commedia perchè sei venuto a mettere lo scompiglio nel mio teatro la creda illustrissimo che la colpa non è stata mia basta così stasera faremo i nostri conti portatemi di qua quel burattino che troverete attaccato al chiado mi pare un burattino fatto di un legname molto asciutto e sono sicuro che a buttarlo sul fuoco mi darà una bellissima diamata al mio rostro ma babbo mio salvatemi non voglio morire non voglio morire finiscila di piangere i tuoi lamenti mi hanno messo un uggiolino qui in fondo alla stomaco sento una spasima che quasi quasi felicità grazie il tuo babbo e la tua mamma sono sempre vivi il babbo si la mamma non l'ha mai conosciuta chi lo sa che dispiacere sarebbe per il tuo vecchio padre se ora ti facessi gettare tra quei carboni ardenti povero vecchio la compatisco ah felicità grazie e il resto bisogna compatire anche a me perchè come vedi non ho più legna per finire di cuocere quel mio montone di rostro e tu dico la verità in questo caso mi avresti fatto un gran cavolo ma oramai mi sono impietosito ci vuole pazienza invece di te metterò a bruciare sotto lo spiedo quell'altro burattino è là gendarmi pigliatemi la con l'arlecchino legatelo ben bene e poi gettatelo a bruciare sul fuoco io voglio che il mio montone sia arrostito bene pietà signor mangiafuoco qui non ci sono signori pietà signor cavaliere qui non ci sono un cavaliere pietà signor commendatore qui non ci sono commendatori pietà eccellenza va bene che cosa vuoi da me vi domando grazia per il povero arlecchino qui non c'è grazia che tenga se ho risparmiato te bisogna che faccio mettere sul fuoco lui perchè io voglio che il mio montone sia arrostito bene in questo caso conosco qual è il mio dovere avanti signori gendarmi legatemi, gettatemi là tra quelle fiamme no non è giusto che il povero arlecchino il vero amico mio debba morire per me tu sei un bravo ragazzo vieni qua vieni con me e dammi un bacio dunque la grazia è fatta la grazia è fatta pazienza per questa sera mi rassegnerò a mangiare il montone mezzo crudo ma un'altra volta vuoi a chi toccherà come si chiama tuo padre e che mestiere fa il povero guadagna molto guadagna tanto quanto ci vuole per non avere mai un centesimo in tasca si figuri che per comprarmi l'abbeciadario della scuola dovete vendere l'unica casacca che fra toppe e rimendi era tutta una piaga povero diavolo mi fa quasi compassione ecco qui cinque monete d'oro vai subito a portargliele e salutalo tanto da parte mia buongiorno Pinocchio com'è che sai il mio nome conosco bene il tuo babbo dove l'hai veduto l'ho veduto ieri sulla porta di casa sua e che cosa faceva era in maniche di camicia e tremava dal freddo povero babbo ma se Dio vuole da oggi in poi non tremerà più perchè? perchè io sono diventato un gran signore un gran signore tu c'è poco da ridere mi dispiace di farvi venire l'acquolina in bocca ma queste qui se ve ne intendete sono cinque bellissime monete d'oro e ora vuoi farne di queste monete prima di tutto voglio comprare per il mio babbo una bella casacca nuova tutta d'oro e d'argento coi bottoni di brillanti e poi voglio comprare un abecedario per me per te? davvero perchè voglio andare a scuola e mettermi a studiare a buono guarda a me per la passione sciocca di studiare ho perduto una gamba guarda a me per la passione sciocca di studiare ho perduto la vista di tutti e due gli occhi il pinocchio la derretta ai consigli dei cattivi compagni sull'opera che giurai davvero Merlo perchè l'hai trattato cosi male ho fatto una lezione cosi altra volta impararmi nei discorsi altri vuoi raddoppiare le tue monete d'oro cioè? vuoi tu di 5 miserabili zecchini farne 100.000 2.000.000 magari è la maniera la maniera è facilissima invece di tornartene a casa tua dovresti venire con noi e dove mi volete condurre? nel paese di Barba Gianni no non ci voglio venire oramai sono vicino a casa e voglio andarmene a casa dove c'è il mio babbo che mi aspetta chi lo sa? povero vecchio quanto ho sospirato ieri purtroppo io sono stato un figliolo cattivo, il grillo parlante aveva ragione quando diceva i ragazzi disobbedienti non possono avere mai bene in questo mondo e io l'ho provato a mie spese perchè mi sono capitate molte disgrazie e anche ieri sera in casa di Mangiafoco ho corso un pericolo viene i bordoni soltanto a pensarci dunque vuoi proprio andare a casa tua? allora vai pure è tanto peggio per te pensaci bene Pinocchio perchè tu dai un calcio alla fortuna i tuoi cinque zecchini dall'oggi al domani sarebbero diventati duemila ma come mai è possibile che diventino tanti te lo spiego subito bisogna sapere che nelle paese dei Barbagiani c'è un campo benedetto chiamato da tutti il campo dei miracoli tu fai in questo campo una piccola bucca e ci metti dentro per esempio uno zecchino d'oro poi ricopri la bucca con un po' di terra la maffi con due secchi d'acqua di fontana ci getti sopra una presa di sale e la sera te ne vai tranquillamente al letto intanto durante la notte lo zecchino germoglia e fiorisce e la mattina dopo di levata ritornando nel campo che cosa trovi trovi un bell'albero carico di tanti zecchini d'oro quanti chicchi di grano per avere una bella spiga nel mese di giugno si che dunque se io sotterrassi in quel campo i miei cinque zecchini la mattina dopo quanti zecchini ci troverei è un conto facilissimo un conto che puoi farlo sulla punta delle dita e pone che ogni zecchino ti faccia un rappolo cinquecento zecchini moltiplica il cinquecento per cinque e la mattina dopo ti trovi in tasca duemila cinquecento zecchini lampanti e sonanti oh che bella cosa appena che questi zecchini li avrò raccolti ne prenderò per me duemila e gli altri cinquecento di più il terrò in regalo a voi altri due in regalo a noi dio te ne liberi liberi noi non lavoriamo per il vile interesse noi lavoriamo unicamente per arricchire gli altri gli altri che brave persone andiamo pure io vengo con voi fermiamoci un po' qui tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora a mezzanotte poi ripartiremo per essere domani all'alba nel campo dei miracoli un dateci due buone camere una per il signor Pinocchio e un'altra per me e per il mio