Ale
Una marea, una marea
Non
è una piazza di spoggi
Yeah, udi udi aia
Una marea di puttanate baby non sai dire altro
Vivo mille vite soltanto per raccontarle
Per vivere davvero ti basta avere coraggio
Tutti lo cantano ma nessuno fa ciò che faccio
Ho cresciuto senza piazza ma in una piazza di spoggi
Ho sempre schivato quella roba e me ne vanno
Piangere col mio miglior amico per i pezzi su di lei
Resta il regalo più grande che la musica mi abbia fatto
Tu ci credi davvero?
Non mi credi davvero?
Io lo reggo negli occhi Però io invece ci credevo
Sei stata tu la prima a voler chiudere i giochi
E ora non voglio altro,
domani sto lontano Non voglio che mi tocchi
Hai sempre fatto danni per ogni altra volta in cui l'hai fatta
E fumi dal terrazzo,
io dietro che ti guardo Quanto ti sto schifando te lo spiego dopo
a letto Dai che siamo in ritardo,
il treno alle dieci
un quarto Non ho preso la patente,
non mi prendi sul
serio Io devo prendere aria
C'è qualcosa che mi manca,
ho una mano nella tasca però non lo capisco
Non so cosa ci hai visto in me,
non credevo fossi capace di vedere il cielo dal te
Devo prendere aria per dopo andare high mode Liberarti da me,
come un'unica strada
Come se il riflesso di quel ragazzino in piazza fosse
poi la piazza stessa che in quegli anni frequentava
Scendi,
chiedi,
chiariamo su,
quella paga di fare,
baby
Credimi,
lo sai che ti racconto solo ciò che è vero
Sto lottando per la libertà,
un futuro diverso per volare non è un'elica
Mio fratello ha un cuore in chimica,
ho aiutato a riflettere,
non accettavi esita
Da bambino la piazza di Spacio,
era un diversivo,
non ero a giocare a calcio
Mio fratello motorino droga sullo zaino,
tutti i vostri sguardi creavano del disagio
Scusa non ti ho dimostrato ciò che tu volevi,
è che il mio spirito guida su ogni marcia
piega Intrappolato in un vicolo cui fari accessi
Ho già vissuto tre vite che delle più vere, oh
Mia madre mi vorrebbe a casa,
non so più come sfogare tutta la mia rabbia
E non mi cambierà la fama,
io solo dico da adesso che staremo in gabbia
Ho un cuore di latte e molte ore mi ringraziano,
mi fa male la distanza e dimmi che cosa ho sbagliato
E tutta la vita qualche parano di me,
nessuno si è mai permesso a dirmi come stai
Nascondo il dolore con il mio sorriso fake,
colpa di quegli anni dove avevo solo guai
Devo prendere aria per dopo andare a Haima Liberarti da me,
comunica strada,
come se il riflesso di quel ragazzino in piazza fosse
poi la piazza stessa che in quegli anni frequentava
Scendi e cherchi a rialzo,
quella poca di fare,
bebi credimi,
lo sai che ti racconto solo ciò che è vero