Piano piano,
piano piano,
non c'è fretta,
calma e gesso,
rallentiamo.
Piano piano,
un po' più piano,
stiamo buoni, un bel respiro e rilassiamoci.
La società dei non mi fermo mai,
la compagnia dei mando gacchio vai,
tutti a girare un po' frenetici,
ma in fondo isterici,
così.
La società dei fammi andare via,
devo scappare,
che ora è?
Sai cos'è?
Non so che ora è,
forse sono le due,
forse sono le tre,
che problema c'è?
Presto,
forza,
sveglia,
dai andiamo,
prescia,
prescia,
tosto,
avanti,
senza indugio,
corri
a lei.
Ma chissà perché,
per scoprire che,
fondere il motore non mi va,
ci rinuncio alla
velocità,
con il mondo che gira,
io resto qua.
Piano piano,
piano piano,
se vai piano, tutto trova il suo perché,
rimbli il tempo con la classe di Pelé,
forse sono le due,
forse sono le tre,
che problema c'è?
Piano piano,
piano piano,
non c'è fretta, calma e gesso, rallentiamo,
piano piano,
ho detto piano,
niente, anzi, vieni qui, tranquillizziamoci,
la società dei non mi fermo mai,
la compagnia dei mando gacchio vai,
col fiero aspetto da dinamici,
ma poi nebrochici,
si sa,
la società dei non ne posso più,
guardo l'agenda,
che ora è?
Sai cos'è?
Non so che ora è,
forse sono le due,
forse sono le tre,
che problema c'è?
Piano piano,
piano piano,
se vai piano, tutto trova il suo perché,
chiudi il caso con la
flemma di migrer,
la seduce,
la conquisti con lo sharp di Cary Grant,
rimbli il tempo
con la classe di Pelé,
forse sono le due,
forse sono le tre,
che problema c'è?
Forse sono le due,
forse sono le tre,
che problema c'è?
Guarda che steppa,
la felicità,
che corriamo a fa!
Calma, calma, piano, piano.