Per
questo grande amore e la tua età insicura,
tutta questa pace in questa notte scura,
tra questo e un altro tempo qui,
in questa
mia città e mille indifferenze,
so che passerà nel ventre molle di questa esistenza,
una
parola dura e già una penitenza,
da poco è un nuovo anno
ed io non ho un sorriso,
chissà che bella festa avrete in paradiso.
Un padre e un figlio è una stagione lieve ed
io vorrei incontrarti in questo mondo oltrove,
capire il tempo in fondo e questa cosa qua,
sapere che il presente adesso finirà.
Finirà,
e vita è,
non ho il tempo di pensare a scelte facili,
tutto passa nello spazio di una lacrima,
tu rincorri l'infinito che non c'è,
che vita è,
ti ritrovi dentro un corpo ormai di plastica,
il profumo della vita lo dimentichi,
poi ti accorgi che il tuo cuore è senza battiti.
In tutte le stagioni dell'affetto sincero,
cala un gran silenzio
di fronte alla partenza,
l'ultimo grande slancio è il tempo di avviarsi,
chissà se fa paura
o ci si toglie un peso.
Padre per queste mani,
ora non so che fare,
per i tuoi occhi stanchi, appesi ad asciugare,
chi mi accompagnerà
verso la mia saggezza, sarà il ricordo il nome
o l'ultima carezza.
Più il tempo passa e sento che un poco t'assomiglio,
inseguo la pazienza,
appunto ogni consiglio,
e questo è un altro sogno,
se mi verrai a cercare,
vedrai che trovo il tempo e andremo insieme al mare.
Che
vita è,
questa favola ha una fine senza brividi,
tu che sogni e non t'accorgi dei tuoi limiti,
poi si spegne e lentamente se ne va.
Che vita è,
la rincorri con la fretta di chi è giovane,
lei si spreme e tu ne gusti la sua anima,
poi ti svegli tra le braccia di una nuvola,
di una nuvola.
Padre per queste mani,
ora non so che fare,
per i tuoi occhi stanchi, appesi ad asciugare,
chi mi accompagnerà
verso la mia saggezza,
sarà il ricordo il nome o l'ultima carezza.