Ho
scritto una canzone che parla un po' di me,
ma di tutte le parole.
Ricordo solo te,
ti ho vista sprofondare dentro tutti i tuoi perché
e provandoti a salvare mi hai portato insieme a te.
Ci sono abituato a trovarmi nell'abisto,
ma stavolta è meno buio,
meno scuro perché
ho visto una luce che cammina pari passi insieme a me,
una sagoma perfetta che somiglia proprio
a te,
a te.
Tu sei l'inno all'amore che conta,
tu sei mappa,
tesoro e risposta,
e non serve nient'altro soltanto che resti con me per amare te.
Sei l'inno all'amore che conta,
sei uno stadio, una notte che resta adesso che
non mi serve nient'altro per amare.
Ricordo quando vidi nei tuoi occhi questo
vuoto,
dentro al cuore lo sentivo che eri forte come un tuono,
tu che dal niente poi
riesci a dar vita a un terremoto,
dal tuo petto nito al mio che bruciavano nel fuoco.
E sto mondo pesa sempre,
ci fa sentir sbagliati,
ma noi siamo come rondini in cui c'è gli
stellati,
la paura di cadere conta poco se alla
fine apprezzo questo cielo che la vita
ha regalato a me,
a te.
Tu sei l'inno all'amore che conta,
tu sei mappa,
tesoro e risposta,
e non serve nient'altro
soltanto che resti con me per amare te.
Sei l'inno all'amore che conta,
sei uno stadio,
una notte che resta adesso che non mi serve
nient'altro per
amare te.