In un'epoca lontana, nel buio più profondo,
c'era solo un grande uovo, distinto dal contorno.
Dentro cielo e terra, e non al bume tuorlo,
regnava un grande caos, ma dentro c'era il mondo.
Non un bel pulcino, bensì un cucciolo d'uomo,
che stretto, stretto, stretto, si sentiva un po' da solo.
Sembrava quasi eterna, la nanna cosmica,
svegliato dal gran caldo, non riusciva a respirare.
Spingi, spingi, spingi, con le mani in alto il cielo,
spingi, spingi, spingi, con i piedi in giù la terra.
Tettiti nel mezzo, tienili distanti,
sono stati insieme per diciotto mila anni.
Tango era felice della separazione,
ma per molto tempo restò fermo in posizione.
Sai, tre metri al giorno,
di crescita in altezza,
fissarono per sempre sopra il cielo e giù la terra.
45 mila chilometri di spazio,
sembravano abbastanza ad evitar contatto,
ma per sicurezza, cercò di non lasciare.
Stanco e senza forze, non riusciva a respirar.
Spingi, spingi, spingi, con le mani in alto il cielo,
spingi, spingi, spingi, con i piedi in giù la terra.
Tettiti nel mezzo, tienili distanti,
sono stati insieme per diciotto mila anni.
Dopo la fatica, durata troppo tempo,
si addormentò per sempre in un sonno quiete e lento.
Poi magicamente, enormi cambiamenti,
mutarono il suo corpo, formando i continenti.
L'occhio destro luna, il sinistro il sole,
le braccia le montagne, divenne vita il cuore.
Il sudore pioggia, i denti oro e ferro,
con l'ultima parola, creò il tuo nervo.
Il sangue creò i laghi, gli oceani e i lunghi fiumi,
i peli, i fiori, gli alberi, gli arbusti e i grandi abeti.
I muscoli, la terra, ricca da coltivare,
la barba e i suoi capelli, le stelle da osservare.
Spingi, spingi, spingi, con le mani in alto il cielo,
spingi, spingi, spingi, con i piedi giù la terra.
Mettiti nel mezzo, tieniti distanti,
sono stati insieme per diciotto mila anni.
Mettiti nel mezzo, tieniti distanti,
sono stati insieme per diciotto mila anni.
Spingi, spingi, spingi, con le mani in alto il cielo,
spingi, spingi, spingi, con i piedi giù la terra.