Io stavo lì,
seduta al bar.
Si avvicinò,
poi sorrise
e mi invitò
a casa sua.
E andammo su
in un attimo.
E poi parlò, parlava sempre lui,
solo di lei.
Era bellissimo.
Mi preparò un martini,
avrei voluto un caffè.
Poi mi guardò,
dritto negli occhi miei,
mi salutò,
mi chiesi come mai.
Mi
regalò solo un bacio,
ma ormai, ormai,
ormai,
ormai,
non faccio altro che pensare soltanto a lui.
È diventato come un chiodo fisso, anche se
lo so,
lo so che non la tradiresti, ma oramai,
ormai rinuncerai a tutto, tranne che a lui.
E forse resterà soltanto un sogno,
ma se tu vuoi,
potrai pussare alla mia porta,
quando vuoi.
E ritornai quasi subito dentro quel bar,
per incontrarlo,
ma io l'aspettai,
ore ed ore.
E dopo il quarto caffè,
di corsa andai,
sotto casa sua,
ma vidi lui,
dalla finestra che,
insieme a te,
sorrideva.
E ormai, ho già capito che,
ormai, non devo
più, ormai,
avrei rinunciato a tutto,
ma ormai, è inutile restare qui, ad aspettare
che,
che cambi tutto quanto in un momento,
che non rimanga l'ombra di quel giorno.
Oramai, oramai.
Resterà soltanto un sogno, ma oramai,
avrei
rinunciato a tutto,
ma ormai,
è inutile
restare qui, ad aspettare che,
che cambi tutto quanto in un momento,
che non rimanga l'ombra
di quel giorno.
Perché resterà soltanto un grande sogno,
oramai.