Che bella cosa si face su Trilice, mattina e sili stessa a Quattordice,
bria che sulla mente i belli fimmana, panzassi sulla mente a me spassà.
Si mi passa stasca l'ogno e c'è zicca una colonna, a Giappone a Paravonda, caravola una città.
Vado al mare, vado ai mondi, tutta l'anno a villeggia, voglio a pranzo una lasagna,
come prima per mangiare, voglio a piunto, voglio a pruna, dopo pane un filo con me,
e l'aereo è personale, io vorrei la bianca a me.
Ma se non faccio Trilice, la vita mia sarà, fattiva l'inettusca e magia da segnà.
Quando faccio la scherina, ma va sempre a capità, metto l'una e decino due, ma una volta ci angarrà.
Questa settimana ho messo l'una al Genova, ne che fascini, urui e mangelic,
addirittura i terpi lo sospendono, e tutta me ma vanno a capità.
Ma se a Giappa sta scicata, casi chiamate appendata, la Giappona avaliata, casolata a ricordà.
Voglio a piunto, voglio a pruna, dopo pane un filo con me, e l'aereo è personale,
io vorrei la bianca a me.
Ma se non faccio Trilice la vita mia sarà, fattiva l'inettusca e magia da segnà.
Quando faccio la scherina, ma va sempre a capità, metto l'una e decino due, macchina e biancana.
schiettina, ma va sempre a cavità, metto l'una ed esci le tue, ma una volta già
l'angarra, metto l'una ed esci le tue, ma una volta già l'angarra.
Đang Cập Nhật
Đang Cập Nhật
Đang Cập Nhật