Padronissimo di poter viaggiare,
Sola canonate forse mi sanno fermare.
Il mio cervello non smette di pensare,
Attiva tutte le ore e non si sa placare,
Sale l'adrenalina, s'attacco la spina,
Un odore si avvicina, è la mia mattina.
Un nuovo giorno,
forse come tanti quindi vado,
E andrò sempre avanti perché sono,
Padronissimo di respirare,
questo già ti deve bastare,
Tu non ti picciare,
ferma e smetto di camminare,
E anche se sono salita,
questa assurda vita,
È come un treno che va ancora a vapore,
E brucia a carbone,
ma alimenta ardore,
Mille binari per ogni direzione,
Ma ogni mia intenzione,
Non la ferma neanche il capo stazione.
Non smetto di essere me,
Anche
senza soldi voglio vivere bene,
Non smetto di essere me,
Anche senza
soldi voglio vivere bene,
Tieno la paragone.
Padronissimo di poter creare,
Questo inno atipico e quindi pronti a brindare,
Io mi smetto di mostrare,
Qualsiasi cosa che mi possa caratterizzare,
E questo non lo smetto,
Seconda parte è la parte che di me è più forte,
Buttiamo giù le porte, Speriamo nella sorte,
Perché altre ste chitarre distorte,
Padronissimo di ricordare,
Che la musica no,
non fa mai male,
Se la sai ascoltare,
quindi zitto e smetti di parlare,
E non ti fa il calpestare da chi non sa amare,
Ma è questo fuoco,
che mi brucia dentro,
È puro fomento,
mischiato al sentimento,
Senti sta traccia,
che vola come il vento,
È il risultato prodotto da un nuovo abbinamento.
Sento di essere me,
Anche senza soldi voglio vivere bene,