Il periodo di Esiodo fu descritto dalle stesse come decadentePer la curiosità di Pandora che aprì il vaso contenente ogni male esistenteL'archetipo dell'irreversibilità, della scoperta della veritàChe rende il presente sofferente ma sempre nel più sacro dei suoi sogniE lì fu iniziata la poesia ricevendo dalle musele all'oroE allora superò i suoi comuni bisogni, i piaceri materialiTra cui dell'arte ottenne dignità come individuoOltre i poemi epici impersonali, invece indifferenti ai fatti umaniErano Clotola, Chiesi e Datorpo, le tre moire esecutrici del destinoLa prima filava gli stami, la seconda li svolgeva sul fusoLa terza li tagliava e tutti i mortali erano sottomessi come ai decessiPersino gli dèi obbedivano ad esse che mantenevano l'ordine dell'universoFigli di Zeus e temi l'irrimovibile o AnancheLa necessità che regola uomini ed astri in modo terribile e inalterabileUlisse fugge al volete degli dèi, i quali usano il fatto ma lo subiscono anche in quanto immutabileIl termine derivabile della radice semitica c'è AnancheOvvero nodo, capio, anello, tutto quello che stringe semantica antica per l'angoscianteCome il samsara, l'orfismo, la ruota delle nascite dell'anima divina che trasmigraStretta nel corpo dal quale per liberarsi non basta una sola vitaE' ancora una vecchia colpa la causa della prigioniaTeoria nata nel VI secolo con il crollo della monarchiaForse per celebrare il valore di nomos e di cheLegge e giustizia come reazione in una società in preda a convulsioni per vecchie istituzioni falliteMa un abisso incolmabile con i metodi scientifici attualiScinde simboli antichi dai segni attualiGli stessi con i quali interpretiamo tradizioni oraliDifferenze storico-culturaliTutto si complica quando si studia riti misterici ed esotericiDi cui vi han solo resti archeologici, poemi didascalici, mitologici ed epiciDel resto non si sa di quasi nulla come di uomini asceticiE quindi questa genealogia impugna il soggettoQuando la filosofia ghiaccia il fluido della mitologiaRendendolo un freddo concetto