Senza avere tempo di pensare, cosa dire e cosa fare,
ho solamente detto due parole, senza senso e senza cuore,
poi ti ho visto ancora scomparire in un grande carnevale,
sotto i cappelli di cartone e una luce tutta uguale,
non ti vedevo più, non ti vedevo più.
Sotto un caldo sole, tu sei passata e hai detto qui si muore,
ho chiuso gli occhi e ti ho chiamato amore, io con la mia mente a vaneggiare,
ricordo quell'inverno che sei entrata dentro ad un portone,
proprio la sera prima di Natale, sono rimasto lì per ore,
ma non uscivi più, tu non uscivi più.
Sonno e misteria,
sonno e misteria,
sonno e misteria,
sonno e misteria.
E quella sera un po' speciale, c'era una gran fila per entrare,
ti sei girata e chiesto dove andare, sembravi sola in mezzo al mare,
ripenso la stazione, a quei due occhi dietro al finestrino,
forse eri tu seduta in quel vagone che ti portava chissà dove,
ma non lo saprò mai, io non lo saprò mai.
Sonno e misteria,
sonno e misteria,
sonno e misteria,
sonno e misteria.
Sale, sale, viene su, sale, poi riscende giù quest'onda,
lentamente andiamo su, lentamente andiamo giù,
nell'onda, nell'onda, nell'onda.
Lentamente andiamo su, lentamente andiamo giù, nell'onda,
sale, sale, viene su, sale, poi riscende giù quest'onda, quest'onda.
Lentamente andiamo su, lentamente andiamo giù, nell'onda,
sale, sale, viene su, sale, poi riscende giù quest'onda,
quest'onda.
Lentamente andiamo su, lentamente andiamo giù, nell'onda, nell'onda,
sale, sale, viene su, sale, poi riscende giù quest'onda,
quest'onda.
Lentamente andiamo su, lentamente andiamo giù, nell'onda,
sale, sale, viene su, sale, poi riscende giù quest'onda.