Ho visto cieli bianchi diventare neri, giorni vuoti calendari pieni,così tanto che mi manchi e nemmeno lo sai, e ti ricordi quando ci bastava unacassa che suonava per sentirci a casa, quelli di oggi gli stessi di ieri,l'avresti detto che andava così, sette miliardi di occhi sparsi in giro a unfilm senza titolo, non sono anni come gli altri ma tranquillo ci siamo noi,seduti sopra un gradino, anche se fa un freddo cane, scaldarsi con l'accendino,in quelle sere da dimenticare, gli ultimi ad andare via siamo noi.Ognuno con la sua storia, pochi attimi di gloria,sognando di arrivare in alto senza scorciatoia, inseguendo il vento di unaterra che ora è il nostro manifesto, cresciuti a perdere palloni in mezzo allastrada, con l'alba che spegne i lampioni e un cane che abbaia, insieme a chi c'èancora adesso e chi si è perso, chi l'avrebbe immaginato tutto questo,e ti ricordi quando ci bastava a guardare la notte tra le luci dei Bengala,quelli di oggi, gli stessi di ieri, l'avresti detto che andava così,sette miliardi di occhi sparsi in giro a un film senza titolo, non sono anni comegli altri ma tranquillo ci siamo noi, seduti sopra un gradino, anche se fa unfreddo cane, scaldarsi con l'accendino, in quelle sere da dimenticare, gli ultimiad andare via siamo noi, quegli anni che non ci importava il resto, e questo è ilnostro manifesto, e se anche non sia passato il tempo, per me, per te,sette miliardi di occhi sparsi in giro a un film senza titolo, non sono anni come glialtri ma tranquillo ci siamo noi