Quando hanno ammazzato il mio amico, mandolino, sono andato a dormire più presto e ho sognato
una tempesta ebrea. Quando hanno ammazzato il mio mandolino, sono andato a dormire con chi gli aveva
spazzato la gola, la voce, la gola, e nel mio letto c'era puzzo di donna.
Ricordo eravamo in tre, nella stanza, e avevamo guardato di sotto la strada, strada, strada,
che correva verso la stazione, forse, lei aveva detto che gli alberi le ricordavano il primo di maggio,
maggio, maia, può essere disse mandolino, anzi, anzi, anzi, se guardo meglio vedo due persone
che parlano dietro al pioppo, pioppo, pioppo, pioppo, e uno chiede ma è un altro, no è solo un po' confuso,
ma lui non ha foglie, gli è difficile parlare, ehi, rurà, rurà, tura la età.
Comunque si può far sempre accontento qualcuno e dire sì, sono, oppure, oppure non la vedi la confusione
che mi esce dalle tasche, tasche, tasche, tasche, e comunque loro diranno non c'entra l'inverno, il maggio,
La Ina, ma io dico loro, ci sta forse il vostro omaggio nel mio inverno, inverno.
Ci sta forse il vostro omaggio, la Tanara, ci sta forse il vostro omaggio,
ci sta forse il vostro omaggio nel mio inverno, inverno, inverno, inverno.
La Ina, ma io dico loro, ci sta forse il vostro omaggio nel mio inverno,
inverno, inverno.
Inverno, inverno.