Hai ragione tu,
ormai mi sento schiavo e chissà mori,
torno quando vuoi
e non s'accerigerò mai no.
Non sei approfittato perché mi fai amare e io ti perdono,
sei sicuro di che perché sei buono che io ti voglio bene e
vieni qui.
Ma chi
sei
che ogni volta che ci appicciciamo mi senti in pazza,
ma
perché tu stasera mi dormi e non sono di portogombe?
Tu non sei solamente pensiero,
rintraccava per troppo rumore,
senza te non mi smetto di giocare,
mi sento e mori.
Ma chi sei
che mi fai il tuo lavoro e si dice che non andrò a farne,
ma condendo questi pochi minuti che ho speranza che torno a rimane.
Metto duecentamila parole e mi piace così,
pure se torno a soffrire.
Ma chi sei che ormai mi tratti come se io fossi niente
e mi annuncia a me
che non so a te mi metto pure a chiangere.
Non la vuoi farne,
ti ti perdo solo questo bene e quando
avvicini così e dici tu non fanno male e
vinci tu.
Ma chi sei che ogni volta che ci appicciciamo mi senti in pazza,
ma perché
tu stasera mi dormi e non sono di portogombe?
Tu non sei solamente pensiero,
rintraccava per troppo rumore,
senza te non mi smetto di giocare,
mi sento e mori.
Ma chi sei che mi fai il tuo lavoro e si dice che non andrò a farne,
ma condendo questi pochi minuti che ho speranza che torno a rimane.
Metto duecentamila parole e mi piace così,
pure se torno a soffrire.
Pure quando torno,
s'acceppone che ritorno e mi fanno male,
mi rendono male,
mi dicono mille parole dolce,
che mi fanno impazzire.
Tu non sei solamente pensiero,
rintraccava per troppo rumore,
senza te non mi smetto di giocare,
mi sento e mori.
Ma chi
sei
che mi fai il tuo lavoro e si dice che non andrò a farne,
ma condendo questi pochi minuti che ho speranza che torno a rimane.
Metto duecentamila parole e mi piace così,
pure se torno a soffrire.