Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Nella fatale di Rimini è memorabile il guerra, ferito è così e sa di me.Io mi giace nella terra, Gennaro ha messo forse, il suo destriere mi corse,e in solitario bosco mi trasse temere.Mi salvò, mi trasse, mi trasse e mi salvò.La sua virtù conosco, la sua pietà io so.Più nella notte tacita, le nuvole pianta e speme,giurando insieme di vivere e di morire insieme,e insieme morire insieme.E il tè, allora, voce grido sonora,e un'eo in vestidina gigante a noi soffrì.Eo!Murgì dal bar giatto i giovani,e il fruto si chi più guarda.Allora, Galliera!Odio la rea Lucrezia,Odio la rea Lucrezia.L'uomo del re.Sparve, ciò detto, e' il vento.Sparve, ciò detto, e' il vento.dì l'amento del nome ch'io detesto.Revolte! Revolte! Revolte! Releplico!Prima vicini è questo!Ma che porvali è questo!No! No! No! No! No!Se ne porvali! No, no, no!Senti! La danza in fidaci!Ando, vado, si prestemmati, passiamo la notte in gioia, passai!Prendete a prenda, che niente avrò in tendore, si prenderò, si prenderò, si prenderò, si prenderò, si prenderò!Prendete a prenda, che niente avrò in tendore, si prenderò, si prenderò, si prenderò, si prenderò!Prendete a prenda, che niente avrò in tendore, si prenderò, si prenderò, si prenderò, si prenderò!