Soli noi siamo, che chiedete?Vi credo, Signore, di quel giovane per me che sa la vita.Come? Dianci, con tanto rigore, quell'ira vostra è si tosto sparita.Oh, capriccio, anche Giova che mora, Giova intorno, perdono ogni d'uovo.La mia fede li odi, oh, Signora, né a mia fede giammai parlerò.Oh, Ducone!Mori, mori!Ascoltate!Mori!Don Alfonso fa pure i peglievi, voi negate al soprano la sua morte.Chi t'offese irne impune non deve, voi chiedeste, io giurai la sua morte.Perdoniamoci!Perdoniamoci!Che saremo clementi del paro?Fa come, non il termine?La clemenza, il regale e la virtù!Oh, giurai!Ma perdoniamo, perdoniamo del paro!Ma perdoniamo, perdoniamo del paro!Ohi, ohi, al tadere qui altrove ha cresso un montinata montthat'amor Wow!pérennig gloria il perdoniamo significa procassi pidano al peccan swallow.La clemenza, il rigore e la virtù.La clemenza, il rigore e la virtù.No, non posso, no, non posso.E sia verso Gennaro che mi fico, car Alfonso,Chi? Tu?Io? Che dite?Non ami, si, tu l'ami.Che ascolto?In Venezia, in Venezia il seguisti.Ah, giuspe, cioi!Si, tu l'ami e il seguisti.Io?Io sono alla volta.Si, la c'è.Si, la c'è.Pieno tristi.Nel fondono.Tutta queta.Lo giuro, lo giuro.L'ammacchiarti di nuovo sper giuro,Tu l'ami e in Venezia il seguisti.E non hai tanto che io prendoDei miei corti vendetta tremenda.che tremendo da questo momentosul tuo colpice infame cadrà.Grazia, grazia, perdona pietà!In peggio lo scendo, perdona pietà!Perdona pietà!No, no, di pietà, no!No!No!