Lời đăng bởi: 86_15635588878_1671185229650
Addio, genuavo!Addio, nobili amici!Ma che, del giu semesto, mirarti ogni ore?Mesto non già, potessi, se non vederti, almen giovarti, o madre!Mille belle talle giadre, saran stasera al genial festino,cui la gentil mi invita, principessa Negroni!Come qualcuno, obliato vessello, da me lo dica,di riparare l'errore, è pensier mio!Tutti fummo invitati!E il sono anch'io!Oh, che ci sorverà!Va per tutto e costui, già da gran tempo me sospetto!Oh, non temer, uom liete qual siamo tutti, uno sventato ed esso!Or via, così dimesso, io non ti vo' gennaro!Ammagliato, cavrìa, forze la borgia!Ogni or di lei, udro parlarvi!Giuno al cielo, signori, scherzi non voglio!L'uomo non va, chi avvorra il par di me, o stei!Facete, e quello è il suo palato!El sia, stampare in fronte, vorrei l'infamia,che a stampar son pronto, su quelle mula, dove è scritta marcia!Che fai?Leggete adesso!Muovi!Porta!Una pacezza è questa, che può costar domani ben cara a molti!Come del reo si chieda, me stesso a fa' rezar pronto son io!Qualcun ci osserva!Separiamo!Sì!Addio!