La mia vita è una candela,
brucerà lasciando cera,
è la scena di un romanzo che non so come finirà.
All'inizio un'altalena,
una storia,
una sirena e la convinzione di raggiungerti anche in capo al mondo,
anche quando sono in coda,
nella fretta di arrivare.
Fra polemiche e alla radio,
una casa nuova da desiderare,
e stasera piove ancora e stasera farò tardi,
le giornate sempre corte e io sempre meno
giovane.
Ma in fondo l'ottava meraviglia del mondo siamo io e te,
siamo io e te.
In mezzo ai nostri pensieri c'è una strada da fare,
da percorrere insieme su un treno,
un aereo,
soltanto coi sogni.
Nei miei occhi l'America,
nei tuoi passi l'Oriente,
fino a che non cadranno saranno le
stelle a inseguire i nostri momenti.
C'è una strada nel sempre dove con te voglio
andare per dividere il mondo e poi ricominciare.
Un sentiero da esplorare che mi tiene ancora acceso,
scivolando sulla noia tu mi hai rialzato
con la gionia e arrivavo come un tuono,
in ritardo come sempre,
la tua luce un'anteprima
a quello che avrei detto, che avrei fatto dopo.
Ma in fondo l'ottava meraviglia del mondo siamo
io e te,
siamo io e te.
In mezzo ai nostri pensieri c'è una strada da fare,
da percorrere
insieme su un treno,
un aereo,
soltanto coi sogni.
Nei miei occhi l'America,
nei tuoi passi
l'Oriente,
fino a che non cadranno saranno le
stelle a inseguire i nostri momenti.
C'è una strada nel sempre dove con te voglio andare,
andare,
andare,
andare.
C
'è una strada nel sempre dove con te voglio andare,
per dividere il mondo e poi ricominciare,
ricominciare.