Il cielo è una stanza, la stanza è dentro a un cielo
Ma nonostante tutto non teniamo le distanze Tanto la tua voce riesce a perforare le mura
A cavalcare il vento che già carezza la pelle
Poi la bufera di capelli mi accarezza Le papille gustative, le bubille sembrano caramelli
Vorrei ciò che mi vuoi
Non vale questa stupida realtà Non so ciò che non vuoi
Se per esempio quella bufera la finisci io la lascio a metà
C'ho la libidine che sale, che sale, non vale
C'ho la libidine che sale, c'ho la libidine che sale, che sale, non vale
c'ho la libidine che sale, che sale
c'ho la libidine che sale, che sale