Si può parlare dell'amore,
ridurlo a buoni consigli,
senza conoscergli sbagli,
per santa e pura curiosità.
Si può parlare dell'amore,
di quel talento impossibile,
del coraggio trovato per caso,
quella notte di neve pulita,
vagabonda impaziente.
Così se pensi a qualcosa che assomigli a una storia d'amore,
sai che potrebbe accaderti davvero e con un
soffio portarti a capire che le notti non sono
di cera e che un uomo non parla in preghiera.
Si può parlare dell'amore
come di un concetto
difficile
che per gli amanti sta nel profondo dell'anima,
tipicamente a mezza via fra il
cervello alle scarpe e tu mi parli d'amore,
tu che non lo hai mai neanche intuito, che
non lo hai mai scambiato
e che non possiedi le mie buone carte.
E'
una caverna nel cuore,
un bacio che sa di velo,
frequentata da dolci parole,
il mio autunno che vive sereno.
E'
la vicinanza con te e non poterti toccare,
e' la confidenza con te
e tu sai che vuol dire.
Ma se d'altra parte davvero c'è una
buona ragione per parlare dell'amore,
parlare dell'amore io e te.
Se ti guardo lo so che resta poco da dire,
resta il tempo per ricordare
che le notti non sono di cera e che un uomo non parla in preghiera.
E la vita ha avuto un passo speciale con te,
che la vita ha un sorriso che parla per me,
che l'amore è un gioco e non è sempre leale,
e' una canzone che ti parla solo se sai ascoltare.
Lui che segna i suoi punti ad ogni buon giro di carte,
sarà lui che infine dirà stupiscimi,
amor mio.