Tu sei la mia vita, aerea inconsueta,
sciapita, assopita, era il tempo del suo tempo cantivo.
Tu sei la mia scelta, eletta e conquistata,
mi illudo di aver dato preso e catturato come rapito.
Dall'andatura sfumatura fra i passanti,
ma non per gli occhi bassi, dichiaro.
Nell'andatura mi sono lanciato,
rompendo il fiato atleta ritrovata.
Novella Ipanema, prevista dalla schiena,
mi sono immaginato corridore ritrovato, temuto.
Tu sei la mia corsa, la meta si è nascosta,
il muscolo è teso, il mio pavere è preso, preteso.
Dall'andatura sfumatura fra i passanti,
ma non per gli occhi bassi, dichiaro.
Nell'andatura mi sono lanciato,
rompendo il fiato atleta ritrovata.
Tu sei la mia vita, aerea inconsueta,
mi illudo di aver scelto preso e portato da un altro lato.
Dall'andatura sfumatura fra i passanti,
ma non per gli occhi bassi, dichiaro.
Nell'andatura mi sono lanciato,
rompendo il fiato atleta ritrovata.
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