Un dì, felice, eterea, mi batte l'aspirità a te,
e da quel dì, tremante, vissi l'ignoto amor
di quell'amor che, palpito,
dell'universo, dell'universo interno,
misterioso, misterioso etero,
croce delizia, croce delizia, delizia al cuore.
Questo giorno così insanity,
questa sentenza de brotha,
questo giorno crucifero,
questo giorno mattare.
L'amore misterioso,
misterioso al pelo,
troce, troce delizia,
troce delizia,
delizia al corpo.
Delizia, delizia al corpo,
delizia, delizia al corpo,
troce delizia,
delizia al corpo.
Ah, ah, ah,
ah, ah,
ah, ah,
troce delizia,
delizia al corpo.
E se giurgeste,
prendete questo fiume.
Perché?
E riportatelo.
Quando?
Quando sarà passito.
O Cielo!
Domani!
E qui, domani?
Io sono, io sono felice.
O parvite, perché?
O quanto, quanto, quanto, quanto.
O quanto!
Io sono, io sono felice.
O parvite, perché?
O quanto, quanto, quanto, quanto.
O quanto!
Addio!
Lardo!
Addio!
Il mio non gravo.
Addio!
Addio!
Se mi diste c'è dolore.
E mi forzo di partire.
Perciò faccio di signora.
E si sperdi da gioire.
La città che ti tempiero.
Non ti fermo di dicere.
Che le vostre parole
non si ripetono più.
Ah, se mi diste c'è dolore.
E mi forzo di partire.
Perciò faccio di signora.
E si sperdi da gioire.
La città che ti tempiero.
Non ti fermo di dicere.
Che le vostre parole
non si ripetono più.
Ah, se mi diste c'è dolore.
E mi forzo di partire.
Perciò faccio di signora.
Addio!