Gli italiani avevano qualche motivo di ruggine contro il Viminale, quando era la centrale dell'Ovra.
Adesso il Viminale è disinfettato, è la sede del governo dell'Italia democratica.
E poi venne la pace, il paese era riunito in macerie,
il neorealismo ne ha ritratto umane, urbane e miserie,
bimbi che lustrano scarpe invece di andare a scuola,
gente povera che rubo deve venderle lenzuola,
i prezzi aumentano, il lavoro manca,
c'è un paese da ricostruire, il popolo che ha resistito scalpita,
il presidente del consiglio del dopoguerra in Italia,
un partigiano ferruccio parli Maurizio in battaglia del partito d'azione,
di ispirazione mazziniana a sinistra,
né comunista né cristiana, partigiana,
propose l'epurazione e tassazione sui capitali,
e in sei mesi fu sfiduciato da DC e liberali.
Da quel giorno i partigiani, da eroi italiani,
divennero quasi un passato scomodo per i democristiani,
e fu De Gasperi, leader dell'ADC,
a gestire dal centro quel grande momento di cambiamento,
dal 46 che vide la Repubblica nascere dal referendum,
il primo suffragio universale, anche femminile intendo,
e l'Assemblea Costituente, eletta contemporaneamente,
avviò il dibattito, forse il più avvincente,
che si è svolto di certo senza confronto con l'attuale,
livello parlamentare deprimente,
ma nel mentre il governo dal centro passava a destra,
e appare chiaro dal rapporto col passato recente,
che torna e resta dall'attività,
piccolo 7, con i privilegi ai cristiani,
al trattamento ricevuto da troppi fascisti criminali,
l'Italia non ebbe un asso a Norimberga,
quanti stragisti impuniti o fuggiti,
ma bell'inizio di merda, e oltre al danno beffati,
perché fu l'applicazione dell'amnistia che Togliatti firmò per piccoli reati,
la Repubblica nasce contro i fasci, ma già in fasce,
reprime molto di più gli eredi di Gramsci,
e il partito socialista si scinde a Palazzo Barberini,
con i socialisti riformisti più vicini all'ADC che al PC,
pronti a governi con i primi,
come PSLI versus PSI,
e De Gasperi torna dal viaggio negli USA,
e la fase di unità partigiana può dichiararsi ormai conclusa,
anche se il dibattito costituente in parte univa,
il terzo e ultimo governo di unità con Togliatti finiva,
e così è in auto il liberista,
al quale come croce dopo l'iniziale simpatia era diventato antifascista,
al Ministero del bilancio imposa una svolta deflazionista,
ossia stretta del credito e pure con la sinistra nei governi precedenti,
l'inflazione era considerato un effetto delle spese eccedenti,
di fatto fu ricaduto,
legato alla congiuntura,
perché in nome di obiettivi come la lotta all'inflazione,
rimandava ogni trasformazione della struttura economica di una nazione,
impermeata sulla disoccupazione,
in fondo era appena morta l'autarchia,
e si credeva che il mercato avrebbe resuscitato l'economia,
con lo scambio commerciale,
ossia importare macchinari per costruire sistemi industriali,
con cui esportare nel 46,
FMI e Banca Mondiale,
la libertà dei commerci europei è cruciale,
ma può sostenerla solo l'industria settentrionale,
e quindi apporre,
le basi del boom,
sarà la rimozione della questione meridionale sindacale,
l'immigrato interno fucce dalla prima,
e la seconda lo assale,
nella stanza resto anche un elefante,
lo stato nel mercato col diri diventato ormai troppo grande,
l'istituto nato per la ricostruzione industriale,
quando dopo il 29 servi nazionalizzare,
non direi che è una cosa buona del Duce,
perché fu in realtà di Alberto Beneduce,
il solo mittiano in quell'ambiente truce,
facile da dimostrare,
negli anni 20 l'economia fascista fu liberista,
da manuale,
come il regno d'Italia,
fino a Giolitti,
o in Audi,
con più di un elefante dei fascisti sconfitti,
presidente di una repubblica assente,
in cui persino uomini fedeli al Duce,
ottengono un ruolo eccellente,
ispettori fasci restano nella loro posizione,
in barba al piano,
partigiano di un'epurazione,
ad esempio Messana,
nella polizia siciliana,
indicò la mano a Sia Giuliano,
e non la testa,
assieme a tanti della strage a portella della Ginestra,
ed era lo stesso ispettore,
che con i fasci a Rubiana,
catturava partigiani dei Balcani,
che poi torturava e deportava,
nei lager di Matrimonio,
dice italiana,
beh, ma poi Giuliano venne ucciso nel 50,
e Scelda porto l'ordine,
non era di certo il capo della banda,
sì, ma segnando ruoli di spicco,
ispettori liberali,
e poi mussoliniani,
come Ciro Verdiani,
augoluca dei servizi militari,
offre i poteri eccezionali,
contro i banditi siciliani,
in quanto a Bello Lampo,
nel 49 uccisero 7 carabinieri,
e di fatto i nuovi poteri,
vennero usati,
anche contro i contadini organizzati,
per i latifondi,
incolti e occupati,
i ponti tra la Repubblica e il Venticino,
il denio inchiostro nero,
che cade sulla Costituzione,
ne offusca il disegno,
intanto Scelba definiva,
la macchina repressiva,
che col piombo avrebbe chiuso,
quella fase progressiva,
in cui l'unità dei partigiani,
nel tempo vicina,
di fatto era ormai lontana,
come la cooperazione russo-americana,
che si stava raffreddando,
diventando guerra,
sì, ma già da prima,
già da Hiroshima,
e soprattutto a Berlino,
l'anno del blocco,
la storia sembra ripetersi,
e l'asfalto infatti fu nel 48.
Sì, come che io sia in questo momento,
in un stato di euforia,
sono in effetti molto lieto,
di aver concorso,
a dare una soluzione democratica,
al problema istituzionale,
quanto alla Costituente,
penso che essa fonderà,
sulle rovine del fascismo,
la libera Repubblica,
del popolo italiano.
Buon lavoro Nelli,
ma Costituente,
il congresso del Partito Socialista,
quante cose da fare.
Đang Cập Nhật
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