La mia prigione è
dove abito,
qui nella provincia dove la noia è dietro l'angolo
in cinque nell'abitacolo,
amici seduti al tavolo scherzano,
tergi versano,
fanno appatti
col diavolo e da bambini giocavamo al campetto,
poi ci hanno
fatto un parcheggio,
lo spacciavamo all'interno poi dentro
quel parcheggio un giorno mi hanno
arrestato,
lo capisci crescendo quello che è giusto sbagliato,
e se qua l'abito fa
il monaco mi spoglierò dell'oro,
purtanto resterò sempre lo stesso bastardo povero,
qua la gente ti giudica ma tia non è più buono,
solo perché fa musica ed è diverso
da loro,
qua la noia crea l'odio,
un legame che non spesso,
sto qua a succi dei sogni
ma da vita alle incertese,
colmiamo le mancanze creando le dipendenze,
e non abbiamo un cazzo
però sei droghe diverse,
la mia prigione è dove abito e ora mi sento in isolamento,
poi solamente un brutto momento,
aspettando la libertà,
andremo via d'acqua
quelle guardie ti chiamano per cognome,
poi ti chiamano per nome dopo la perquisizione,
ho più di un fratello che ancora sta aspettando il sole,
ma sta sotto l'acquazzone perché
dentro casa piove, amore tu ci credi nell'amore?
ormai da un po' di tempo non credo nelle persone,
e sto al solito park e mando giù tutto il
dolore,
il solito coglione con il solito magone,
metto il solito giaccone ed esco fuori,
almeno
con la mente perché siamo sognatori,
anche con dieci grammi nascosti nei pantaloni,
che
non compriamo sogni,
solo stupide illusioni,
e metto tutto quanto in queste stupide canzoni,
andare via spero servia qualcosa,
che tutto questo male lo spero non sia per sempre,
che
qui guardano male anche solo se vesto rosa,
che la vera ignoranza non tace e mette sentenze,
andremo via, via d'acqua andremo via d'acqua
avresti i soldi andrevi anche adesso,
o forse ho soltanto paura di vivere davvero,
almeno dietro tutto il resto,
il ricominciare da zero,
la mia prigione.