Che bocca splendida, me la fai toccare, rossa e tumida, sensibile al piacere,
priva d'ogni inviolabilità, senza dubbio con un'anima ci fosse un gemito.
Gemito vorrei frugare, in fondo in fondo al gemito, al vizio originale,
un indecibile sapore la devasterà, e certo tremerò perché è un incanto.
La tua bocca, la bocca, la bocca, la bocca, che stai facendomi?
Ti si è scollata una manina, non dico se lo sai, ma arriveremo prima in Cina.
Ma parla, parla e la po' po' che è diventata mia, mi palpita nel vento il dolce schianto della bocca.
La bocca, la bocca, lei mi cinge, lei mi stringe, non mi lascia uscire.
Lei mi cinge, mi dipinge, lei lo sa che fare, sì, ma parla.
La bocca, la bocca, la bocca, la bocca, superficie umida, sorgente di calore,
lei è come me, adora trasgredire.
E' impregnata.
Ti dico che ci solletica, ti ho chiuso dentro un rischio, e ti ho rubato la tua bocca, la bocca, la bocca.
Lei mi cinge, lei mi stringe, non mi lascia uscire.
Lei mi cinge, mi dipinge, lei lo sa che fare.
Ma parla, parla e la bocca, la bocca, la bocca, la bocca, la bocca, sì, ma parla.
La bocca, la bocca, la bocca
La bocca, la bocca